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COSENZA – Il prefetto di Cosenza Paola Galeone, indagata per corruzione (LEGGI LA NOTIZIA), ha preso una aspettativa e non è già più in sede a Cosenza; secondo quanto si apprende da fonti del Viminale nel prossimo Consiglio dei ministri verrà nominato il nuovo prefetto.

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Secondo quanto trapela dopo l’indagine che ha coinvolto il prefetto, a denunciare tutto è stata la presidente dell’associazione “Animede”, che si occupa di tutela dei diritti delle donne. Si tratta di Cinzia Falcone, imprenditrice che con la sua denuncia ha fatto partire l’inchiesta.

Cinzia Falcone è pure responsabile di un centro di accoglienza per migranti a Camigliatello Silano. L’imprenditrice, nota pure per le sue attività in campo sociale, sarebbe stata in rapporti con la Prefettura di Cosenza. E sarebbe stato proprio in occasione d’una riunione in Prefettura, secondo l’ipotesi accusatoria, che la Falcone avrebbe ricevuto da Galeone la proposta di emettere una fattura fittizia di 1.220 euro finalizzata, secondo le intenzioni della Galeone, ad appropriarsi della parte di fondo di rappresentanza concessa ai prefetti disponibile a fine anno.

Per tale accordo, 700 euro sarebbero andati al prefetto Galeone, 500 all’imprenditrice. Questa, particolarmente colpita dalla proposta di Galeone, si sarebbe recata in Questura per denunciare l’accaduto. Da qui è scattata un’informativa alla Procura e la conseguente inchiesta in cui il prefetto Galeone è indagata per corruzione.

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