Il Comune di Cassano
1 minuto per la letturaCASSANO ALLO JONIO (COSENZA) – Il Consiglio di Stato ha confermato lo scioglimento del Consiglio comunale di Cassano per condizionamenti della criminalità organizzata. Il collegio composto da Franco Frattini, presidente, Pierfrancesco Ungari estensore e Raffaello Sestini, Ezio Fedullo e Umberto Maiello consiglieri ha respinto l’appello presentato dall’ex sindaco Gianni Papasso, insieme ai consiglieri comunali di maggioranza e agli assessori contro la presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero dell’Interno e la Prefettura di Cosenza per l’annullamento del provvedimento di scioglimento degli organi elettivi.
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L’udienza davanti al Consiglio di Stato si è svolta lo scorso 30 maggio e questa mattina è stata pubblicata la sentenza, composta da 21 pagine. Il Consiglio di Stato, nello stabilire fondato lo scioglimento degli organi elettivi del comune di Cassano, nel testo del dispositivo chiarisce che «vi sono in atti, in conclusione, elementi e vicende, su cui il Collegio ha ritenuto di svolgere un più approfondito esame, che in modo più che sufficiente denotano la correttezza della impugnata deliberazione di scioglimento degli organi elettivi del Comune di Cassano, per i quali è “più probabile che non”, e sotto certi aspetti sicura, la contaminazione da parte delle potenti cosche locali di ‘ndrangheta, al fine di influenzare e indirizzare sia la libera espressione della volontà degli elettori, sia le scelte amministrative in direzione del massimo profitto per operatori vicini agli eletti e in vario modo collegati alle cosche».
Il Consiglio di Stato, nel respingere il ricorso, ha condannato gli appellanti in solido a rifondere alle parti private le spese processuali.
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