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Silvana Rodrigues De Mato

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BELVEDERE – Una giornata nera per la comunità dell’alto Tirreno cosentino, quella del 12 dicembre del 2015. Nella serata moriva bruciata nella Fiat Punto verde, probabilmente ancora viva, Silvana Rodrigues De Mato, 33 anni, di origine brasiliana, ma sposata a Belvedere Marittimo e con due figli ancora piccoli  (LEGGI LA NOTIZIA).

Ieri, la Corte d’Assise di Cosenza, dopo circa quattro ore di camera di consiglio ha deciso per la massima pena per l’unico indagato. Sergio Carrozzino, 46 anni, anch’egli del centro tirrenico cosentino, dovrà pagare con l’ergastolo e con l’isolamento diurno per 12 mesi per l’atroce delitto che secondo la Corte d’Assise cosentina ha commesso.

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Il presidente, Giovanni Garofalo, a latere il giudice, Urania Granata, ha dato lettura della sentenza, per certi versi attesa, nel silenzio generale. Ad assistere al processo c’erano i parenti della vittima, e i familiari dell’imputato, ma anche i carabinieri della Compagnia di Scalea che hanno svolto le indagini compiendo un lavoro certosino, prendendosi il tempo necessario per arrivare a comporre il puzzle che, per ammissione degli addetti ai lavori, non è mai stato di facile soluzione. Tant’è che si è parlato di un processo indiziario. Il comandante della Compagnia di Scalea, nel 2015, capitano Alberto Pinto, e la squadra del Nucleo operativo e radiomobile, hanno lavorato attorno al caso, cercando ogni tassello da mettere insieme, fino a raggiungere quello ritenuto più importante: la testimonianza dell’autista del pullman, fermo nel parcheggio del supermercato Eurospin, che ha riconosciuto e salutato l’imputato.

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SULL’OMICIDIO DI SILVANA RODRIGUES DE MATO

Ieri è stata praticamente accolta la richiesta del Pubblico ministero Valeria Grieco della Procura di Paola. Sergio Carrozzino è stato condannato anche alle pene accessorie. Oltre all’isolamento diurno per 12 mesi, la Corte ha condannato l’imputato al risarcimento del danno in separata sede alle Parti civili. Ricordiamo che i familiari della vittima sono stati difesi dall’avvocato Luigi Malomo; il centro Roberta Lanzino dall’avvocato Marina Pasqua; il Comune di Belvedere Marittimo dall’avvocato Egidio Rogati.

L’imputato dovrà versare una provvisionale di 30mila euro per ognuno dei dieci fratelli, oltre al risarcimento delle spese processuali; 50mila euro ai due figli e al marito di Silvana Rodrigues; 10mila euro al centro Lanzino e la stessa cifra al Comune d Belvedere Marittimo. Previste anche altre pene accessorie ed il sequestro del materiale oggetto di indagine. L’avvocato Luigi Malomo, nel corso del suo intervento durato circa un’ora, ha fatto notare come si sia trattato di un processo basato su una serie di indizi, ma ha sottolineato vari aspetti delle indagini: le riprese delle telecamere di videosorveglianza, la presenza di Carrozzino nel parcheggio del supermercato Eurospin, e anche le anomalie legate alle celle telefoniche e il periodo d’ombra del cellulare di Carrozzino tra le ore 19.23 e le 21.32, coincidente con gli orari della scomparsa della donna. Il cellulare in quelle ore è risultato essere disattivato, probabilmente senza batteria e senza scheda. Il delitto si è consumato proprio in quel lasso di tempo e la vittima, secondo quanto è emerso, sarebbe stata tramortita con un colpo violento al collo, sullo schienale della Fiat Punto, che poi, nel corso delle indagini, è stato trovato spezzato.

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