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Il cimitero di San Giovanni in Fiore

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SAN GIOVANNI IN FIORE (COSENZA) – Se non fosse tutto vero, sembrerebbe il racconto di un film horror. Ciò che è successo presso il cimitero di San Giovanni in Fiore l’altro ieri ha dell’incredibile: mentre i parenti sono andati ad aprire il loculo della propria cappella privata per dare degna sepoltura ad una loro congiunta, hanno scoperto che il posto era già occupato da un’altra bara e da un ossario.

Del fatto è stato subito informato il responsabile del comune, Alessandro Martire che ha subito provveduto ad avviare le indagini del caso, presentando nel frattempo formale denuncia presso la Procura di Cosenza. Da ciò che si è potuto sapere si tratterebbe di due bare e una sorta di ossario di legno.

La situazione è descritta nell’atto indirizzato al procuratore Mario Spagnuolo: «Dentro una bara lignea e con esterno in zinco, si è osservata la presenza di uno scheletro ancora perfettamente riconoscibile e con le gambe spezzate. All’interno sono state trovate altre ossa dall’aspetto diverso, intanto nel colore, il che lascia pensare che si tratti di due distinte persone. Nel loculo c’era anche scritto un nome. Si tratta di un uomo deceduto nel 1987, come suo padre. Per i resti mortali di entrambi era stato disposto il trasferimento: le spoglie, però, non sono state trovate simile a un ossario, interna al loculo, sono stati invece rinvenuti i resti di un neonato, verosimilmente di uno o due mesi di età, ma nello specifico non è stato possibile risalire all’identità».

L’altra bara, che si trova nel loculo non è in condizioni integre, ed è stata lasciata lì per evitarne l’apertura; oltretutto non risultano, nei registri cimiteriali, annotazioni relative a sepolture in quella cappella privata e in quella particolare postazione. Il mistero consiste, appunto, che nei registri custoditi all’interno del cimitero, dove sono registrati i defunti, la data della sepoltura con tanto di nome e cognome, non esiste traccia di tale sepoltura, né tanto meno di nomi e di date.

Dopo i tanti misteri, accaduti nei cimiteri calabresi, la scoperta, fatta l’altro ieri presso il cimitero di San Giovanni in Fiore, getta un’altra ombra oscura sui tanti misteri di un altro cimitero calabrese.

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Fabio Grandinetti

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