Il cimitero di San Giovanni in Fiore
2 minuti per la letturaSAN GIOVANNI IN FIORE (COSENZA) – Se non fosse tutto vero, sembrerebbe il racconto di un film horror. Ciò che è successo presso il cimitero di San Giovanni in Fiore l’altro ieri ha dell’incredibile: mentre i parenti sono andati ad aprire il loculo della propria cappella privata per dare degna sepoltura ad una loro congiunta, hanno scoperto che il posto era già occupato da un’altra bara e da un ossario.
Del fatto è stato subito informato il responsabile del comune, Alessandro Martire che ha subito provveduto ad avviare le indagini del caso, presentando nel frattempo formale denuncia presso la Procura di Cosenza. Da ciò che si è potuto sapere si tratterebbe di due bare e una sorta di ossario di legno.
La situazione è descritta nell’atto indirizzato al procuratore Mario Spagnuolo: «Dentro una bara lignea e con esterno in zinco, si è osservata la presenza di uno scheletro ancora perfettamente riconoscibile e con le gambe spezzate. All’interno sono state trovate altre ossa dall’aspetto diverso, intanto nel colore, il che lascia pensare che si tratti di due distinte persone. Nel loculo c’era anche scritto un nome. Si tratta di un uomo deceduto nel 1987, come suo padre. Per i resti mortali di entrambi era stato disposto il trasferimento: le spoglie, però, non sono state trovate simile a un ossario, interna al loculo, sono stati invece rinvenuti i resti di un neonato, verosimilmente di uno o due mesi di età, ma nello specifico non è stato possibile risalire all’identità».
L’altra bara, che si trova nel loculo non è in condizioni integre, ed è stata lasciata lì per evitarne l’apertura; oltretutto non risultano, nei registri cimiteriali, annotazioni relative a sepolture in quella cappella privata e in quella particolare postazione. Il mistero consiste, appunto, che nei registri custoditi all’interno del cimitero, dove sono registrati i defunti, la data della sepoltura con tanto di nome e cognome, non esiste traccia di tale sepoltura, né tanto meno di nomi e di date.
Dopo i tanti misteri, accaduti nei cimiteri calabresi, la scoperta, fatta l’altro ieri presso il cimitero di San Giovanni in Fiore, getta un’altra ombra oscura sui tanti misteri di un altro cimitero calabrese.
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al cimitero di san giovanni in fiore e abbituale occopare abusivamente i loculi delle cappelle private col benestare del comune che pur avendo ricevuto avviso per via legale del reato commesso dai quei cittadini poco onesti non sie degnato neanche di dare una rispostanel mio caso nella cappella gentilizia privata della mia defunta madre FOGLIA MARIA NATA IL 1906 DECEDUTA IL 1988 E STA SEPOLTA A MIA INSAPUTA LA DEFUNTA ANTONIA PELUSO NATA IL 1936 DECEDUTA IL 2019 LA CAPPELLA NEL CIMITERO DI SA GIOVANNI IN FIORE IN ZONA 6 VIALE 2 AL 1.P. COME MAI E STAO POSSIBBILE SEPPELLIRE LI QUESTA PERFETTA SCONOSCIUTA NELLA CAPPELLA PRIVATA PARE CHE NON SIA NEANCHE REGGISTRA AL COMUNE PERCHE IL LOCULO S/ E STATO QUISTAO IN NERO DA NON PROPITARIO PER I MODICO PREZZO DI 3.500EURO COSA FANNO I CONTROLLORI IVVIGILI LA POLIZIA MORTUARIA PER COSA SERE MA PARE CHE BASTA SVENTOLARE QUALCHE BANCONOTA VERDE E PUOI APRIRE TUTTI I LOCULI CULI CHE TI PIACIONO CHI SENE FREGA SE QUALUNO CON SACRIFICI SELE COMPRATI FORSE SAREBBE IL CASO DI FARE UN VERO CONTROLLO AI REGISTRI COMUNALI DEI MRTI DOVE SONO SEPOLTI IL COMUNE E GARANTE DEL CIMITERO PERCHE E DIMANIALIE E ANCHE PERCHE I PRIVATI ANNO PAGATO LE CONCSSIONI