Il carcere di Cosenza
2 minuti per la letturaCOSENZA – «Ennesima aggressione subita dal personale della Polizia Penitenziaria. Nel pomeriggio di ieri un detenuto del circuito detentivo alta sicurezza della casa circondariale di Cosenza ha infatti aggredito un assistente della Polizia penitenziaria che è dovuto ricorrere alle cure mediche presso il nosocomio di Cosenza. L’aggressione, che avrebbe potuto avere risvolti più gravi, è stata prontamente fronteggiata dal personale in servizio». Lo afferma in una nota Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe.
IL SAPPE SULL’AGGRESIONE IN CARCERE A COSENZA: «INTERVENIRE SUBITO»
«L’autore dell’aggressione sembra si sia reso responsabile di recente anche di altre intemperanze. Esprimiamo tutta la nostra solidarietà e vicinanza al collega aggredito – affermano Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe e Damiano Bellucci, segretario nazionale – con l’augurio di una pronta guarigione. Il problema delle aggressioni al personale deve essere immediatamente affrontato e non può essere ulteriormente tollerato».
«Nel corso del 2021 ci sono stati oltre 11.000 episodi di aggressioni, ferimenti e colluttazioni; i tentativi di suicido sono stati circa 1700. Nonostante ciò la ministri e il capo del Dipartimento non hanno fatto nulla per migliorare la situazione; finirà solo promesse. Nella casa circondariale di Cosenza il personale di Polizia Penitenziaria presente non è sufficiente e deve necessariamente essere integrato. Nella struttura penitenziaria cosentina, al 30 giugno, erano ristretti 238 detenuti di cui 34 stranieri» conclude il Sappe.
LA SOLIDARIETÀ DELLA LEGA PER L’AGGRESSIONE NEL CARCERE DI COSENZA
«Solidarietà e preoccupazione per l’ennesima aggressione subita dal personale della Polizia Penitenziaria nella Casa Circondariale di Cosenza». È quanto si legge nel documento del coordinamento provinciale della Lega di Cosenza guidata da Arnaldo Golletti. «Lascia perplessi sotto questo profilo – si evidenzia – l’assenza di una presa di posizione decisa da parte della ministra e del Dipartimento competenti circa la preoccupante situazione che si è venuta a creare per questo e per altri motivi nelle carceri italiane e calabresi, più volte evidenziata e denunciata dal sindacato di polizia penitenziaria Sappe, ma rimaste tuttavia senza risposte».
«Interesseremo al caso l’onorevole Gianni Tonelli – sottolinea il documento -, sensibile al tema, per impegnare il gruppo della Lega in Parlamento e al fine di indurre la Ministra Cartabia a una assunzione piena di responsabilità. Perché fornisca una volta tanto le risposte attese al fine di assicurare l’efficienza dell’apparato anche e soprattutto circa la soluzione della carenza nella struttura penitenziaria cosentina di personale di Polizia Penitenziaria presente, non più sufficiente, che deve essere integrato necessariamente e adeguatamente preparato per poter affrontare la problematica insorgente. Non è pensabile, infatti – conclude il documento – scaricare sulla pelle degli agenti i ritardi della politica ufficiale sempre più distante dalla realtà».
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