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PAOLA (COSENZA) – Si è messo nuovamente nei guai ed è finito in carcere il meccanico 50enne di Paola, C.B., destinatario, il 6 luglio 2020, di un divieto di avvicinamento alla ex moglie. I Carabinieri della compagnia di Paola lo lo hanno arrestato l’altro ieri per violazione dell’articolo 387 del codice penale ed anche in questo caso “persona offesa” è la ormai ex moglie.
L’ha infatti avvicinata, nonostante il divieto disposto con provvedimento del giudice del Tribunale di Paola del 6 luglio 2020 di avvicinarsi alla donna nel raggio di trecento metri. Il meccanico 50enne era già stato denunciato per lo stesso reato e rinviato a giudizio nei giorni scorsi, ma ha commesso lo stesso errore, mettendosi nuovamente nei guai.
L’uomo è ora in carcere e non è dato capire se il giudice, all’esito dell’interrogatorio di garanzia, applicherà una misura meno afflittiva o si determinerà con la prosecuzione della detenzione inframuraria. Tutto ha avuto origine da una serie di presunti atti violenti consumati dal meccanico ai danni della donna, in quel tempo domiciliata nella stessa palazzina ove vivono anche i suoi genitori.
Accusato di stalking, il 50enne era finito dritto in carcere e, dopo alcuni giorni, scarcerato e associato agli arresti domiciliari in una abitazione di Belvedere Marittimo. Il meccanico si era pure difeso innanzi il Giudice per le indagini preliminari, nell’ambito dell’interrogatorio di garanzia durante il quale gli erano stati rivolti vari quesiti su fatti relativi a presunti reiterati atti di violenza fisica e psicologica consumati a danno della moglie, non ultimo un tentativo di ustionarla con acqua bollente. Circostanza poi negata dall’indagato durante il medesimo interrogatorio. Il 50enne, tuttavia, si è messo nuovamente nei guai, violando ancora una volta l’ordine del giudice.
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