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DIAMANTE (COSENZA) – Mentre continuano le indagini dei carabinieri per assicurare alla giustizia il responsabile che ha esploso i colpi di pistola all’indirizzo del pasticciere 62eene di Diamante (LEGGI LA NOTIZIA), si è svolta una riunione al comune, come preannunciato “a caldo” dal sindaco senatore Ernesto Magorno. Intanto, due persone sono state portate nella caserma dei carabinieri di Diamante in relazione al ferimento di Stefano Perugino, di 60 anni. I due, entrambi quarantenni, sono ora a disposizione dell’autorità giudiziaria. Si tratta dei fratelli Massimo e Alessandro De Rose. Un terzo fratello, Mattia De Rose, si è consegnato in carcere a Cosenza. Sono accusati di tentato omicidio per futili motivi. L’interrogatorio di garanzia è stato fissato a lunedì alle 9,30.
La lite sarebbe avvenuta perché i tre – tutti con procedenti penali – avrebbero distrutto un gazebo del bar. Da qui la reazione del figlio della vittima che nella colluttazione ha poi preso un coltello e ferito leggermente uno dei tre.
Perugino è stato raggiunto da due colpi di pistola alla spalla e all’addome ed è ricoverato in gravi condizioni nell’ospedale dell’Annunziata di Cosenza dove è stato trasferito subito dopo il fatto.
Fra l’altro, si è appreso che martedì prossimo dovrebbe svolgersi in Prefettura a Cosenza una riunione con il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. Sarebbero almeno tre le persone coinvolte, una delle quali, al momento ricercata, che avrebbe armato la mano per esplodere i colpi di arma da fuoco che hanno raggiunto la vittima al torace e ad un braccio, non provocando per un caso fortuito ferite mortali.
L’obiettivo dell’incontro di questa mattina è «dare un segnale immediato e forte contro la violenza e avviare un’azione unitaria culturale e di prevenzione che coinvolga soprattutto i giovani».
E’ un punto fisso nell’agenda dell’incontro convocato dal sindaco, il Sen. Ernesto Magorno. Il vertice si svolto nel palazzo di città alla presenza dei rappresentanti delle forze dell’ordine, dei componenti della Giunta, dei capigruppo consiliari e dei consiglieri comunali, oltre che dei sacerdoti, dei rappresentanti dell’Istituto comprensivo e dell’Iiss.
Sono state avviate delle iniziative pubbliche. Lunedì alle 18,30 si svolgerà una fiaccolata che partirà da Piazza XI Febbraio e giungerà in Piazza Municipio, su iniziativa delle parrocchie e dell’amministrazione comunale e coinvolgendo le scuole e tutte le rappresentanze cittadine. Sarà presente Don Ennio Stamile, referente del coordinamento regionale di Libera. Martedì mattina si terrà un incontro che coinvolgerà gli studenti e che oltre alla presenza di Don Stamile vedrà la partecipazione di Tiberio Bentivoglio, l’imprenditore calabrese esempio di coraggio e impegno per aver detto no alla ‘ndrangheta.
Il sindaco non ha mancato di ringraziare la magistratura e i carabinieri della compagnia di Scalea, coordinata dal capitano Andrea D’Angelo e della stazione di Diamante comandata dal maresciallo maggiore Danilo Guidi per la tempestiva ed incisiva azione seguita agli accadimenti di ieri, sottolineando comunque la necessità, come sollecitato da tempo, di dotare di maggiori mezzi e uomini le Forze dell’Ordine sul territorio. «Dalla città di Diamante giunge una risposta immediata e un no chiaro a chi vuole inquinare con la violenza il suo futuro».
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