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I segni lasciati dall'esplosione

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PRAIA A MARE (CS) – Una bomba carta, un piccolo ordigno collocato davanti alla vetrina di una società immobiliare che si occupa anche di altro a Praia a Mare. Non tanto i danni, che hanno interessato l’ingresso dell’immobiliare e un’automobile parcheggiata a qualche metro dall’ingresso, ma il messaggio intimidatorio.

È questo ciò che fa discutere a Praia a Mare, dove qualcuno ritiene che non possa più passare il messaggio di “un’isola felice”, visto che in un mese, è già il secondo messaggio intimidatorio in città.

Il piccolo ordigno, del genere dei botti natalizia, è stato piazzato, probabilmente nelle ore notturne, in via Della Grotta a Praia a Mare. Si tratta della traversa che conduce al Santuario della Madonna della Grotta ma che è ortogonale a via Luigi Giugni, la strada che taglia il centro città, parallelamente alla costa.

Sul posto, sono intervenuti i carabinieri della locale stazione coordinati dalla Compagnia di Scalea, con al comando il capitano Andrea D’Angelo. Non si esclude alcuna ipotesi, ma i militari hanno già sentito i responsabili dell’attività commerciale e, probabilmente, come avviene in questi casi sono andati alla ricerca di immagini dagli impianti di videosorveglianza per individuare elementi utili alle indagini.

La sede dell’immobiliare è in una palazzina ad un solo piano e la strada interessata è stretta fra costruzioni in entrambi i lati. La città tirrenica, fra l’altro, si prepara alle prossime elezioni amministrative e ultimamente è stata scossa da una serie di eventi di cronaca, alcuni dei quali proprio di natura malavitosa. Fra i titolari dell’attività, anche il commissario cittadino di Italia del meridione di Praia a Mare. Albino Console, componente della direzione provinciale di Italia del Meridione Cosenza ha espresso solidarietà agli imprenditori. 

«Fatti incresciosi e di inaudita violenza – scrive – che non possono essere assolutamente trattati come episodi vandalici. Chiediamo all’amministrazione comunale di Praia a Mare di intervenire e di rafforzare la videosorveglianza, soprattutto nel centro cittadino».

E ai proprietari dell’attività: «A tutti loro – scrive Console – va la nostra solidarietà. Non siete soli. Questi atti non fanno che sfiduciare i giovani imprenditori che con caparbietà e onestà vogliono mettersi in gioco sul proprio territorio. Non è purtroppo il primo caso che accade nella cittadina alto tirrenica, che non si sta dimostrando quell’isola felice che tanti si sforzano di dipingere. Chiediamo all’amministrazione comunale una presa di coscienza, affinché venga garantito a tutti la sicurezza».

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