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Il luogo dell'incidente

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CORIGLIANO ROSSANO – Due sorelle di 15 e 18 anni, che frequentano la III e la V del Liceo scientifico “Bruno” di Corigliano, sono state investite, questa mattina intorno alle 8.00, da un’auto mentre andavano a scuola. Il fatto è accaduto in contrada Torrelunga di Corigliano.

Una delle due sorelle è stata trasportata in eliambulanza all’ospedale dell’Annunziata di Cosenza. L’altra, invece, al Giannettasio di Rossano per varie fratture. Entrambe, nell’impatto, hanno battuto la testa sull’asfalto. 

Secondo quanto si apprende, non sarebbero in pericolo di vita, anche se l’impatto, secondo chi ha assistito all’accaduto, è stato violento. Alla guida del mezzo, un uomo di 40 anni. I carabinieri del locale Reparto territoriale sono impegnati per ricostruire la dinamica dei fatti. La strada, un rettilineo, collega lo Scalo al centro storico. Il polo scolastico è stato realizzato in un’ampia area verde, proprio ai piedi del borgo antico di Corigliano. 

Sull’accaduto è intervenuta la senatrice Rosa Silvana Abate: «Dal sopralluogo che ho fatto subito dopo l’incidente è emerso che davanti alla scuola non c’erano uomini della polizia locale a presidiare l’ingresso a scuola perché, con la fusione, si sono perse circa venti unità di personale e, quindi, l’ordine di servizio prevede che i vigili siano impiegati in primis davanti alle scuole dell’obbligo. Tutto questo, in ogni caso, è inaccettabile perché tutti conoscono la pericolosità di quella strada in contrada Torrelunga di Corigliano (lì ci sono stati anche dei morti) e del relativo accesso alla Ragioneria “Luigi Palma” e al Liceo scientifico “Fortunato Bruno”. Ragion per cui quella zona andrebbe ugualmente presidiata sia all’ingresso che all’uscita delle scuole anche perché, spesso, gli automobilisti non rispettano il limite di velocità e, quindi, la sicurezza non viene garantita. Il sindaco – prosegue la senatrice Abate – prenda atto di questa ennesima mancanza: le strade di tutta la città sono ridotte a un colabrodo e i cittadini non si sentono al sicuro mentre la sorveglianza dovrebbe essere compito suo. Se non è in grado di tutelare i suoi cittadini e in particolare i più piccoli che rappresentano il futuro delle nostre generazioni è ora che faccia le valigie e torni a casa. In ogni caso seguirò la vicenda affinché vengano accertate tutte le responsabilità del caso».

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