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Il questore Giovanna Petrocca in conferenza stampa

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COSENZA – Dall’entrata in vigore delle nuove disposizioni sul contenimento della diffusione del contagio da covid-19, dal 6 al 15 dicembre la Polizia di Stato ha effettuato 3.459 controlli, sanzionato otto persone per la mancanza di green pass e utilizzato 423 agenti. Ispezionati anche 200 esercizi commerciale ed elevate 6 sanzioni. Sono i dati forniti da Giovanna Petrocca, questore di Cosenza che ha incontrato la stampa questa mattina per il consueto scambio di auguri e diffusione dei dati dell’attività della Polizia svolta nell’ultimo anno.

«C’è stata una grande collaborazione dei cittadini e se si prosegue su questa strada – ha spiegato la Petrocca – non avremo particolari problemi. Mi appello ai cittadini, considerato che siamo già in ‘zona gialla’, per continuare a seguire le regole per evitare ulteriori restrizioni» .

Complessivamente i controlli delle forze dell’ordine sono stati 7.349, ventotto persone sanzionate per la mancanza di green pass e 113 per non aver indossato la mascherina; 1.331 esercizi commerciali controllati con 18 sanzioni elevate e 4 titolari denunciati. In totale sono 211 i carabinieri in servizio utilizzati per i controlli del rispetto delle norme anti covid, 57 uomini della guardia di finanza, 44 della polizia provinciale e 148 agenti della municipale.

Numeri diversi invece per quanto riguarda i reati relativi alla violenza di genere che purtroppo fanno segnare une recrudescenza del fenomeno.

Nell’anno la Questura ha emesso 170 avvisi orali, di cui 87 per stalking, venticinque sorveglianze speciali, solo 11 per maltrattamenti in famiglia e 23 ammonimenti del questore per reati di genere. Inoltre, otto comunicazioni di reato alla Procura, due allontanamenti dalla casa familiare, sette arresti, una violenza sessuale e 32 segnalazioni di Codice rosso.

«Registriamo un aumento dei reati che riguardano le violenze di genere e i maltrattamenti in famiglia. La nostra attenzione resta alta – ha poi concluso la Petrocca – e siamo tornati nelle scuole per continuare la nostra azione di prevenzione. Anche qui mi appello ai cittadini, in questo caso alle donne, specie giovani, di rivolgersi a noi, di farsi aiutare, perché l’amore non è violenza».

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