X
<
>

Il luogo in cui il carabiniere è stato investito

Share
2 minuti per la lettura

COSENZA – È ricoverato in prognosi riservata all’ospedale dell’Annunziata il vicebrigadiere dei Carabinieri investito questa mattina, 12 novembre 2021, in via Romualdo Montagna, nel centro storico di Cosenza.

Sono tutti italiani, cosentini e dell’hinterland, i passeggeri dell’auto, una Mercedes classe A, che non si è fermata a un posto di blocco investendo il carabiniere che intimava loro l’alt.

La Mercedes classe A proveniva dal ponte di Mancini e dopo una svolta a sinistra si è ritrovata davanti la gazzella dell’Arma. Invece di arrestare la marcia il conducente ha tirato dritto travolgendo il malcapitato vicebrigadiere. Trasportato subito in ospedale, non è in pericolo di vita. Per lui, si è trattato del più sgradito dei regali arrivato proprio nel giorno del suo cinquantunesimo compleanno.

Dopo aver eluso il posto di blocco i suoi investitori hanno abbandonato il veicolo proseguendo la fuga a piedi. Hanno cercato riparo tra le viuzze del centro storico, luogo che di a poco sarà letteralmente cinto d’assedio dai carabinieri, con i cacciatori di Calabria giunti a supporto da Vibo Valentia.

A mezzogiorno il cerchio si è chiuso attorno ai tre fuggitivi che si trovano ora in caserma per gli accertamenti di rito.

AGGIORNAMENTO

Sono state fermate tre persone per l’investimento del vicebrigadiere Salvatore Paternostro, 51 anni. Diversamente da quanto si era appreso in un primo momento, gli occupanti che si trovavano a bordo dell’auto che stamane ha investito il carabiniere sono cosentini. Hanno 27, 23 e 20 anni e noti alle forze dell’ordine.

Per risalire ai tre si è partiti dall’auto che i tre hanno abbandonato immediatamente dopo il fatto in una traversa della zona per poi dileguarsi a piedi. L’autovettura, risultata essere di proprietà di una donna era priva di immatricolazione, ma circolava con una targa prova poi risultata contraffatta.

“È stata data una risposta pronta e immediata ad un fatto grave e deliberato. Sono stati rintracciati grazie al costante lavoro di attività informativa che i carabinieri svolgono quotidianamente sul territorio”. È quanto ha dichiarato il colonnello Agatino Spoto comandante provinciale dei carabinieri.


La Mercedes grigia (a sinistra) presa in consegna dai carabinieri

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE