L'ordigno rudimentale posizionato sotto l'auto di Fausto Orsomarso
1 minuto per la letturaCOSENZA – Tre batterie avvolte nel nastro isolante, banalissime torce di dimensioni maxi che, però, messe insieme possono fare paura. E anche molto rumore.
È questo l’originale ordigno confezionato per il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Fausto Orsomarso, destinatario ieri in un’intimidazione giunta proprio in concomitanza con la sua elezione.
Il pacchetto esplosivo è stato agganciato sotto la sua auto in un orario imprecisato, ma è entrato in funzione intorno alle 17.30. A quell’ora, infatti, il politico, già assessore regionale al Lavoro, si trovava in casa di amici e ha sentito un botto provenire dall’esterno.
Si è affacciato per verificare cosa fosse accaduto e ha visto del fumo che circondava la sua Audi station wagon, ma non ha dato grande peso all’accaduto. La sua giornata ha continuato a scorrere nella normalità: gli ultimi appuntamenti elettorali, la festa per la vittoria e poi il rientro a casa insieme alla consorte.
È stato lì, intorno a mezzanotte, che si è accorto di quell’involucro che penzolava sotto il suo veicolo, circostanza che lo ha indotto a contattare subito la Questura cosentina. Giunti sul posto, i poliziotti hanno subito acquisito la bomba rudimentale che sarà oggetto ora di analisi approfondite. L’episodio fa il paio con quanto accaduto sabato scorso a Cetraro a un altro consigliere regionale seppur uscente e non rieletto.
Anche Giuseppe Aieta, infatti, ha rinvenuto le famigerate pile avvolte nel nastro nero sotto alla sua automobile, e proprio la tecnica di confezionamento induce a sospettare che dietro alle due intimidazioni vi sia la stessa mano. A differenza di quello preparato per Orsomarso, l’ordigno cetrarese non era pensato per esplodere, come certificato da artificieri e vigili del fuoco. Carabinieri e polizia incroceranno ora i dati a loro disposizione per far luce sull’accaduto.
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