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Giovambattista Spadafora

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SAN GIOVANNI IN FIORE (COSENZA) – Se n’è andato a 82 anni “l’orafo delle madonne”, l’orafo dei papi, dei potenti, dei vip, degli uomini dello spettacolo e della cultura. Ma soprattutto l’orafo della gente semplice, della gente comune. Giovambattista Spadafora ha disegnato un modo nuovo di fare arte orafa nella nostra terra, di fare opere d’arte e di mantenerle sempre comunque nel contesto attuale, facendo cultura, rispettando la tradizione, innovando, ma mai distaccandosi dalla gente semplice a cui lui si onorava di appartenere.

Non ha mai dimenticato i tempi in cui la povertà era una condizione comune nella sua Sila, nella sua San Giovanni in Fiore. La storia della sua famiglia è strettamente legata a quella dell’oreficeria in Calabria.

La Giunta regionale della Calabria si unisce al dolore della famiglia Spadafora per la perdita del maestro Giovambattista, anima della bottega di San Giovanni in Fiore capace di raggiungere grandi traguardi nel mondo dell’artigianato e della moda. “Ci stringiamo fortemente a tutti i suoi familiari – affermano il presidente Nino Spirlì e gli assessori regionali –, Giovambattista Spadafora aveva, letteralmente, le mani d’oro”. “La Calabria perde un grande orafo che, da nobile ambasciatore, ha rappresentato al meglio l’arte e bellezza di questa regione in tutto il mondo”, conclude la nota della Giunta.

Spadafora Gioielli ha condiviso sui profili social l’ultimo saluto all’orafo. “A lui dobbiamo tutto. Addio, maestro”, scrive l’azienda.

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