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COSENZA – Il 2020 inizia con una nuova occupazione.

In particolare, protagoniste dell’occupazione di Palazzo Alimena, edificio da poco rimesso a nuovo, sono alcune famiglie che «vivevano in condizioni di estrema precarietà in abitazioni fatiscenti del centro storico, con sfratti esecutivi e di sovraffollamento».

Si tratta di due diverse famiglie, per un totale di dieci persone, che vivevano entrambe in 30 mq e con alle spalle diversi anni di attesa per lo scorrimento delle graduatorie per l’assegnazione di alloggi popolari.

«Le istituzioni, a tutti i livelli, – si legge in una nota del comitato Prendocasa Piazza Piccola – continuano a dare uno spettacolo pietoso e indecente esclusivamente teso a mantenere potere e poltrone, mentre non passa giorno senza notizia di un qualche saccheggio di risorse pubbliche che sarebbero dovute servire alla collettività anziché al tornaconto personale di politici, funzionari e amici degli amici. Da ultimo, in ordine temporale, lo “scandalo” che ha portato all’arresto del prefetto Galeone (LEGGI LA NOTIZIA). E sono gli stessi soggetti che continuano ad agitare lo spettro della legalità ad uso (abuso) e consumo proprio, mentre centinaia di famiglie sono costrette ad una vita di privazioni e sacrifici e a dover rinunciare anche ad un alloggio dignitoso a causa di 30 anni di ruberie che hanno nomi e cognomi ma, ancora, nessun colpevole. Alla legalità dei vostri privilegi, contrapponiamo la legittimità dei nostri bisogni». 

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