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Nicola Morra, presidente della Commissione parlamentare antimafia

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COSENZA – Forza Italia si scaglia contro il presidente della Commissione parlamentare antimafia Nicola Morra. Al centro della vicenda, l’inchiesta “Passepartout” che vede indagato il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto (LEGGI). A lanciare le accuse nei confronti dell’esponente del Movimento 5 Stelle sono stati, in una conferenza stampa a Montecitorio, Roberto Occhiuto, vicepresidente vicario del gruppo forzista alla Camera, e i colleghi Giorgio Mulé e Iole Santelli, definendo come «allucinante» la vicenda iniziata il 15 febbraio scorso, «proprio nel soggiorno di casa» del senatore grillino. 

Proprio in quella data, spiega Occhiuto, fratello del sindaco di Cosenza Mario, «il senatore Morra ha ricevuto nel soggiorno di casa un indagato, Giuseppe Cirò», ex capo segreteria del sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, «denunciato da quest’ultimo dopo aver scoperto una serie di illeciti rimborsi ai danni del comune. Lo ha trasformato in un delatore. A questo incontro hanno partecipato anche un perito del Tribunale della Procura e l’ex candidato sindaco per M5S».

GUARDA IL VIDEO INTEGRALE DELLA CONFERENZA STAMPA

«Cinque giorni dopo il 20 febbraio del 2018, Morra, ora presidente dell’Antimafia, si è recato alle 22 di sera, presso il comando della Guardia di finanza per depositare un dvd» che contiene una intercettazione ambientale «avvenuta nella sua casa durante l’incontro».

«Morra consegna il dvd nelle mani del maresciallo della Gdf Domenico Portella, che poi verrà chiamato a far parte della segreteria del presidente dell’Antimafia. Con una velocità assai insolita il giorno dopo, il 20 febbraio – aggiunge ancora Roberto Occhiuto – il procuratore aggiunto di Cosenza la dottoressa Marisa Manzini, apre una serie di fascicoli e ordina alla Gdf di sbobinare il contenuto di questa registrazione. In seguito la Manzini verrà chiamata a far parte, come consulente a tempo pieno, dell’Antimafia. E’ tutto scritto nei documenti c’è un verbale».

«E’ davvero folle quanto accaduto», chiosa la vicepresidente azzurra della commissione Antimafia, Iole Santelli.

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