Il sequestro di un depuratore nel Cosentino
1 minuto per la letturaCOSENZA – Si è tenuta questa mattina, nella prefettura di Cosenza, una riunione per stabilire un cronoprogramma relativo ad urgenti lavori che riguardano le strutture dei depuratori dello jonio cosentino. Presenti il prefetto, Paola Galeone, e il procuratore capo di Castrovillari, Eugenio Facciolla, oltre a diversi tecnici.
«Da più di due anni c’è un’inchiesta della mia Procura – ha detto Facciolla all’Agi – e abbiamo, nel tempo, già sottoposto a sequestro diversi depuratori in vari Comuni. La cosa sconcertante è che però molti dei Comuni interessati non hanno ottemperato alle prescrizioni, che imponevano lavori di adeguamento di vario tipo e tra questi il Comune di Rossano, prima della fusione, ed è qui che abbiamo la problematica più pressante, che riguarda il depuratore del lido Sant’Angelo, che serve una vasta area e la cui struttura sta fisicamente collassando».
Il procuratore ha anche spiegato che «prima che accada il peggio, con lo sversamento in mare di un ingente quantitativo di liquami, dobbiamo intervenire ed è per questo che abbiamo fissato dei tempi stretti: entro fine aprile dovremo mettere in sicurezza la struttura, e con la Prefettura abbiamo discusso su come fare, per esempio per svuotare le vasche, e sui tempi. Un altro problema è che i lavori sui vari depuratori erano già stati finanziati – ha concluso Facciolla – ma i fondi sarebbero stati utilizzati per altro».
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