La protesta dei lavoratori Lsu-Lpu
2 minuti per la letturaCOSENZA – Si sono concluse nel pomeriggio le manifestazioni promosse dai lavoratori precari ex Lsu-Lpu alla stazione ferroviaria di Villa San Giovanni (Reggio Calabria) e sull’autostrada, a Cosenza. I manifestanti hanno liberato binari e strade e la circolazione è ripresa regolarmente.
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Sul fronte ferroviario, complessivamente, sono stati 18 i treni interessati dalla sospensione del traffico (tre Frecce, tre Intercity e 12 Regionali), di cui sette cancellati e quattro limitati; ritardi fino a 150′ per Frecce e Intercity e fino a 120′ per i Regionali. Trenitalia (Gruppo FS Italiane) ha attivato servizi sostitutivi con autobus, fra Cannitello e Gallico per i treni del trasporto regionale e fra Rosarno e Reggio Calabria per Intercity e Frecce. Ha inoltre prestato assistenza a oltre 400 persone, distribuendo generi di conforto nella stazione di Villa San Giovanni. Sul fronte stradale, notevoli sono stati i disagi a Cosenza.
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«Mi rammarico – ha detto il sindaco Mario Occhiuto – per le difficoltà riscontrate dai cittadini, rimasti a lungo imbottigliati nelle loro autovetture o nei mezzi di trasporto pubblico tra l’altro in un periodo di grande flusso come quello natalizio ma si tratta pur sempre di una situazione eccezionale che già sta tornando alla normalità. Vorrei esprimere tutta la mia vicinanza ai lavoratori che sono scesi in strada a protestare civilmente per i loro diritti, auspicando che le loro richieste ricevano quanto prima le dovute garanzie su un futuro occupazionale finalmente stabile». Cgil, Cisl e Uil, intanto, lamentano che «nessuna risposta» è giunta «da parte del Governo nonostante la Calabria sia paralizzata».
«Da questa mattina – affermano in una nota i segretari generali calabresi di Cgil Angelo Sposato, Cisl Tonino Russo e Uil Santo Biondo – i lavoratori Lsu-Lpu sono in mobilitazione in tutta la regione in attesa di risposte da parte del Governo Nazionale circa la copertura economica dell’emendamento presentato in Commissione di Bilancio al Senato per avere certezza di continuità nel prosieguo delle attività e nel percorso di stabilizzazione. Gli incontri tenutisi nelle Prefetture di Reggio Calabria e di Cosenza non hanno dato risposte significative per la soluzione della problematica, né i parlamentari calabresi di maggioranza hanno dato prova di responsabilità per una soluzione della vertenza. Cgil, Cisl e Uil della Calabria sono indignate per questo atteggiamento dei 18 parlamentari calabresi e del Governo del Popolo che alla prima difficoltà ha abbandonato il popolo».
«Stante il perdurare di una situazione gravissima – concludono i sindacalisti – Cgil, Cisl e UIL Calabria decidono unitariamente di spostare la mobilitazione a Roma presso il Senato della Repubblica per giovedì 20 dicembre e comunque in concomitanza ai lavori parlamentari, mantenendo anche la mobilitazione nei comuni calabresi».
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