L'avvio dei lavori su viale Mancini
3 minuti per la letturaCOSENZA – “Danni per tutti, soldi per pochi”: c’era scritto così su uno striscione che, questa mattina, un gruppo di attivisti del movimento No Metro di Cosenza ha esposto, facendo irruzione in un’area chiusa del viale parco, dove da oggi nascerà il cantiere per la costruzione della metrotranvia che collegherà Cosenza, Rende e l’Università della Calabria.
La manifestazione di protesta si è poi spostata davanti al municipio bruzio. Indetta anche una conferenza stampa, fissata per mercoledì 12 settembre alle 10,30 su viale Mancini, nei pressi del liceo scientifico Scorza.
L’AVVIO DEI LAVORI ALLA METRO E LE FOTO
Con la protesta, hanno evidenziato i promotori, «si è voluta evidenziare la insostenibilità urbanistica, ambientale ed economica della cosiddetta “metro leggera”, una tavola imbandita da 160 milioni, corredata ed affiancata da altre opere di diverse decine di milioni, che ha messo d’accordo sia il centrodestra che il centrosinistra. Occhiuto, Manna, Oliverio e Iacucci, Adamo e Bruno Bossio, Gentile e Orsomarso, Mancini e Morrone, tutti – è scritto ancora – si sono trovati d’accordo per quest’opera che se è foriera per pochi di affari, clientele e consenso politico, per la gran parte dei cittadini è semplicemente un danno che peserà per anni sulle loro tasche. La determinazione del sindaco di non far esprimere democraticamente i cittadini, rigettando la richiesta di referendum effettuata a norma di Statuto comunale, è sicuramente la cartina di tornasole del fatto che tutti costoro hanno paura della volontà popolare».
«Noi continuiamo a sostenere che il tracciato alternativo, proposto dal comitato No-Metro – da realizzare utilizzando ed adeguando la rete esistente di Ferrovie della Calabria fino a Vaglio Lise e recuperando il vecchio tracciato delle Ferrovie dello Stato da li all’Università – costerebbe molto di meno e sarebbe certamente più vantaggiosa in termini di tempi di percorrenza e di sostenibilità urbanistica. A proposito – concludono – sui cantieri nemmeno l’ombra di lavoratori e mezzi meccanici; evidentemente, il modus operandi che ha portato alla vergognosa figura dello stadio San Vito-Marulla è destinato ad essere il tratto distintivo della Giunta Occhiuto» . (AGI) Adv
Il sindaco Mario Occhiuto non ha risposto esplicitamente alle polemiche degli ultimi giorni, ma una riflessione sulla mobilità sostenibile affidata ai social sembra confermare, se ce ne fosse bisogno, la sua posizione sulla questione.
«Il traffico veicolare è un problema serio per tutte le città italiane – scrive il sindaco -. Non si risolve il problema con l’apertura di nuove strade interne alla città, cosa che in effetti non fa che aumentare ancora di più la congestione urbana e l’inquinamento atmosferico». Il primo cittadino evidenzia i dati delle morti riconducibili all’inquinamento delle città.
«Il nostro Paese -aggiunge- è maglia nera in Europa per lo smog, l’unico modo per ridurre queste drammatiche conseguenze sulla salute dell’uomo e sulla vivibilità in generale, è quello di implementare il trasporto pubblico urbano e i sistemi di mobilità sostenibile all’interno dei centri urbani limitando le zone a traffico veicolare e disincentivando l’uso delle auto in città».
«Inoltre è importante stimolare le persone verso percorsi di invecchiamento attivo attraverso il cammino e la corsa» spiega Occhiuto evidenziando che «la prevenzione primaria si può fare solo nella città, in Europa abbiamo già molti esempi positivi, e molti sono gli eco quartieri e le eco città già realizzate, Cosenza può essere una di queste».
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