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La centrale Enel di Rossano

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Il prelievo era stato effettuato in località Momena, dove c’è la centrale Enel

CORIGLIANO ROSSANO (CS) – Come ogni estate si susseguono le notizie sulla situazione della qualità delle acque del mare. Soprattutto per i bagnanti, potersi tuffare nelle acque limpide del mare scelto per le vacanze è una “notizia” di assoluta importanza. Informazioni negative arrivano purtroppo dalla costa jonica cosentina, nel comune di Corigliano Rossano. In questo caso, però, c’è da sottolineare che il luogo segnalato è ben noto alle cronache di questo genere per la presenza, nelle vicinanze, della ex centrale Enel. Un posto che, chi conosce questi luoghi, evita accuratamente da anni. A fornire i dati con tanto di coordinate con latitudine e longitudine è l’Arpacal, il servizio “Acque” del dipartimento provinciale di Cosenza.

I responsabili dell’Arpacal che, come è noto, effettuano prelievi a campione per avere l’esatta situazione della qualità delle acque dei mari calabresi, hanno comunicato al commissario prefettizio che si occupa dell’amministrazione della nuova città di Corigliano Rossano, e contestualmente al ministero della Salute ed alla Regione Calabria, la non conformità dei risultati delle analisi dei campioni prelevati nei giorni scorsi, esattamente il 31 luglio, in località Momena. Le coordinate geografiche fornite indicano la costa nei pressi della centrale ex Enel. In quel luogo è stato riscontrato un valore di Escherichia coli, i batteri presenti nelle feci, superiore ai limiti del Decreto legislativo che regola la materia.

“Sarà compito del Comune interessato – si legge nella nota di Arpacal – avvisare la cittadinanza con apposita ordinanza di divieto temporaneo della balneazione. I risultati dei controlli suppletivi, che saranno effettuati al fine di verificare l’entità e la durata dell’inquinamento, saranno comunicati nel più breve tempo possibile per rimuovere il divieto di balneazione”.

L’Arpacal esegue sempre dei test successivi per avere una ulteriore fotografia della qualità delle acque di balneazione negli stessi luoghi ed eventualmente per rimuovere i divieti. A livello generale, c’è da dire, per chi si bagna lungo la costa jonica cosentina, che permangono delle lunghe fasce di balneazione dove, almeno dal punto di vista visivo e olfattivo, la situazione appare tranquilla. Non tutti i villeggianti, però, sono soddisfatti. Alcuni lamentano, la presenza, in alcune ore del giorno, di una fascia di acqua torbida che impedisce di bagnarsi. Come è noto, a inizio estate, sono state emesse le ordinanze da parte di alcuni comuni, in particolare di Corigliano Rossano, che prevedono il divieto di bagnarsi nelle vicinanze delle foci dei corsi d’acqua. Generalmente un centinaio di metri a nord e a sud.

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