Controlli della guardia di finanza
2 minuti per la letturaCASSANO ALLO JONIO (COSENZA) – I militari del Gruppo della guardia di finanza di Sibari hanno eseguito un provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca anche per equivalente, emesso dal Gip presso il Tribunale di Castrovillari, su richiesta della Procura della Repubblica guidata dal procuratore Eugenio Facciolla, ed hanno sottoposto a sequestro beni e disponibilità finanziarie, nei confronti di quattro soggetti componenti l’intero nucleo familiare e titolari di altrettante aziende agricole.
Si tratta di L.F. di 65 anni, M.V. di 55 anni, A.F. di 31 anni, E.F. di 30 anni, tutti di Cassano all’Ionio. Il provvedimento costituisce l’esito di una complessa e articolata indagine di polizia economico – finanziaria che ha permesso di accertare un’indebita percezione di contributi agricoli erogati, nel periodo 2012-2017, dall’Arcea Calabria, per un importo complessivo di 331.703,66.
L’attività investigativa ha consentito di accertare come i responsabili abbiano falsamente rappresentato all’Ente pubblico la disponibilità di terreni altrui attraverso dichiarazioni di conduzione di fondo agricolo, contratti unilaterali e bilaterali, falsificando, in quest’ultimo caso, la firma dei reali e ignari proprietari (anche enti pubblici) dei terreni.
Le indagini condotte hanno consentito di rilevare, inoltre, come i componenti dell’intero nucleo familiare abbiano ripetuto le stesse modalità criminose indicando gli stessi terreni, i modelli di contratto e le dichiarazioni con identico contenuto volte a dimostrane la disponibilità.
A conclusione dell’attività investigativa, le Fiamme Gialle di Sibari hanno segnalato tutti i familiari, in concorso tra loro, per i reati di falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.
Il giudice per le indagini preliminari, accogliendo le richieste di questa Procura e condividendo le ricostruzioni investigative operate dai Finanzieri, ha emesso “Decreto di sequestro preventivo, finalizzato alla confisca anche per equivalente”, nei confronti degli indagati, su beni mobili, immobili, denaro ed altre utilità nella disponibilità degli stessi, sino alla concorrenza dell’importo complessivo di 331.706,33 euro.
Nel corso dell’esecuzione del provvedimento cautelare, le Fiamme Gialle di Sibari, individuati i rapporti finanziari intrattenuti dagli indagati con vari istituti di credito, dopo averne accertata la consistenza, hanno proceduto al sequestro dell’intera somma che è stata, contestualmente, trasferita al Fondo unico di giustizia, a disposizione dell’Autorità giudiziaria.
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