La cerimonia di Cosenza
4 minuti per la letturaSI SONO svolte anche in Calabria le manifestazioni per il 204esimo anniversario della Fondazione dell’Arma dei Carabinieri. La Festa dell’Arma dei Carabinieri si celebra tradizionalmente il 5 giugno di ogni anno, perché proprio quel giorno, nel 1920, la Bandiera di Guerra dell’Arma fu insignita della prima Medaglia d’Oro al Valor Militare concessa per l’impegno nel primo conflitto mondiale. Nel corso delle cerimonie sono state attribuite ricompense ai militari che si sono distinti per meriti speciali in operazioni di servizio di particolare pregio.
A Cosenza la cerimonia si è svolta nell’antica cornice di Palazzo Arnone, sede della Soprintendenza per i beni storici, artistici ed etnoantropologici della Calabria.
IL VIDEO DELLA CERIMONIA A COSENZA
Come da tradizione, la cerimonia – sobria nella forma, ma piena di significato emotivo nel ricordo di tutti quei militari dell’Arma che hanno sacrificato la propria vita per la Patria – ha visto lo schieramento di una rappresentanza del Comando provinciale Carabinieri di Cosenza, composto da un Plotone di Carabinieri in Grande Uniforme Speciale, un Plotone di Comandanti di Stazione della Provincia, un Plotone con una squadra di Carabinieri in tenuta da ordine pubblico, una squadra di Carabinieri Forestali, una squadra di Caschi Blu della Cultura del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale ed una squadra di Carabinieri Sciatori. A seguire, due Carabinieri artificieri con veicolo filoguidato utilizzato per disinnescare ordigni e due militari specializzati nelle investigazioni scientifiche, muniti di lampada crimescope, utilizzata sulla scena del crimine per la ricerca di impronte digitali, fluidi biologici, fibre, capelli e vernici. A completare lo schieramento il gonfalone della Provincia di Cosenza, decorato di Medaglia d’Argento al Valor Civile, insieme a quello della Città di Cosenza.
La cerimonia è stata impreziosita dalla presenza delle folte rappresentanze delle 21 Sezioni dell’Associazione Nazionale Carabinieri, con relativi Labari, e delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma. Particolarmente sentita è stata la partecipazione delle vedove, degli orfani dei Caduti e del Sergente della Folgore Pasquale Pizzuti, reduce della Battaglia di El Alamein. Numerosi sono stati i cittadini che, spontaneamente, hanno voluto assistere al sentito evento.
A presiedere la cerimonia il comandante provinciale dei Carabinieri di Cosenza, Ten. Col. Piero Sutera. Nel corso nella cerimonia, il comandante Sutera ha, tra l’altro, voluto fare un marcato richiamo alla missione del Carabiniere ed agli ideali di “fedeltà”, “giustizia”, “amor di Patria”, “valori senza tempo a cui tutta l’Arma da sempre si ispira, a partire proprio dalle Stazioni Carabinieri”.
Nel sottolineare il quotidiano impegno dei Reparti dell’Arma per assicurare sicurezza e legalità, il comandante provinciale ha individuato la vera forza dell’Istituzione nella capacità di “saper innestare su un animo antico di operosa dedizione una veste di spiccata modernità, saper coniugare l’innovazione alla tradizione con lo sguardo sempre proiettato al futuro, verso più elevati ed ambiziosi traguardi”.
L’intervento ha costituito occasione per illustrare i risultati conseguiti dal Comando provinciale dei Carabinieri sul fronte della sicurezza pubblica. In proposito, sono stati citati alcuni dati riepilogativi dell’impegno profuso dai militari dell’Arma: “In un anno, da giugno 2017 ad oggi, i Carabinieri del Comando provinciale di Cosenza hanno perseguito complessivamente 16.300 reati, in decremento del 5% rispetto al decorso anno. Nel medesimo periodo sono state complessivamente tratte in arresto 721 persone e deferite all’Autorità Giudiziaria ulteriori 5.175”.
Di rilievo è stato, poi, il passaggio relativo alla problematica della diffusione di sostanze stupefacenti nel territorio della provincia, che coinvolge anche larghi strati delle giovani generazioni: “In appena cinque mesi, da gennaio di quest’anno, i Carabinieri del Comando Provinciale di Cosenza hanno tratto in arresto 96 spacciatori, ne hanno deferiti in stato di libertà all’Autorità giudiziaria ulteriori 111, hanno segnalato alla Prefettura per gli aspetti amministrativi 280 assuntori, sequestrando complessivamente oltre 70 kg di sostanza stupefacente di varie tipologie. Numeri che indicano in modo eloquente la preoccupante crescita dei traffici di sostanze stupefacenti e, soprattutto, l’esistenza di un mercato particolarmente florido che frutta lauti guadagni illeciti alle organizzazioni criminali”.
Nel corso della cerimonia nazionale, tenuta a Roma, è stato consegnato il “Premio Annuale” a sei Comandanti di Stazione che si sono particolarmente distinti nell’attività d’istituto. Tra di loro c’è il luogotenente Pietro Patrizio Bruno, comandante della Stazione di Catanzaro Principale.
A Crotone, il colonnello Alessandro Colella, comandante provinciale dei Carabinieri, ha evidenziato: “Le forze di polizia sono oggi chiamate a svolgere una funzione molto delicata finalizzata a ricercare il coinvolgimento di tutte le componenti della comunità. La sicurezza è la risultante dell’impegno di soggetti sia pubblici sia privati, istituzioni ed associazioni spontanee presenti sul territorio”.
Consolidare il rapporto con la popolazione e aumentare la percezione della sicurezza e di stima verso le istituzioni è dunque la missione che si sono data i carabinieri di Crotone perché “l’ordine e la sicurezza pubblica nelle strade della città – ha ricordato i colonnello Colella – non e’ mantenuto solo dalla presenza della forze di polizia, per quanto necessaria, ma da una complessa e quasi inconscia rete di controlli spontanei degli abitanti stessi che vivono, rispettano e amano la propria città”.
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