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COSENZA – Sette obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria sono stati emessi nei confronti di altrettanti impiegati della sede di Cosenza della Regione Calabria accusati di truffa aggravata per essersi assentati arbitrariamente dal posto di lavoro.
I provvedimenti sono stati emessi dal Gip su richiesta della Procura della Repubblica che ha condotto l’inchiesta, sotto le direttive del Procuratore Mario Spagnuolo, sulla base delle indagini svolte dal Comando provinciale di Cosenza della Guardia di Finanza. In particolare, i militari del Nucleo di Polizia tributaria, attraverso attività di appostamento ed osservazione, hanno accertato, secondo quanto riferisce la Guardia di finanza, le condotte illecite di alcuni dipendenti consistenti sia nel far attestare falsamente la propria presenza in servizio, sia nell’allontanarsi dal posto di lavoro senza autorizzazione.
L’attività investigativa, condotta anche attraverso l’installazione di microtelecamere collocate a presidio degli ingressi della sede della Regione Calabria e del locale adibito a timbratura dei «badge», insieme a pedinamenti ed osservazioni, ha consentito di rilevare, riferisce la Guardia di finanza, gli effettivi comportamenti dei dipendenti infedeli che, o omettendo la timbratura o cedendo il proprio «badge» ad altri colleghi, riuscivano a risultare presenti sul posto di lavoro mentre in realtà si allontanavano illegittimamente.
Gli impiegati, attraverso ingressi tardivi ed allontanamenti arbitrari a piedi o in auto, si assentavano durante l’orario di lavoro, senza autorizzazione, per dedicarsi ad attività di carattere privato quali soste prolungate al bar o a casa oppure per fare acquisti.
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