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SAN DEMETRIO CORONE (COSENZA) – L’antico forno del paese trasformato in un vero e proprio deposito e centro per il confezionamento della droga. Questo è quanto hanno scoperto, a San Demetrio Corone, i militari della Compagnia dei carabinieri di Corigliano Calabro che hanno dato esecuzione a diverse misure cautelari, in carcere e agli arresti domiciliari, emesse dal giudice per le indagini preliminari di Castrovillari su richiesta della procura guidata dal procuratore Ernesto Facciolla.
Le accuse mosse sono di spaccio di marijuana in concorso, dalle indagini, condotte dalla stazione dei carabinieri di San Demetrio Corone (Cosenza), è emerso che il forno era stato rilevato da una famiglia per darlo in gestione al figlio 41enne ma l’uso cui è stato destinato non era proprio quello originali e l’uomo è finito tra le persone arrestate.
L’uomo, infatti, secondo quanto ricostruito dai militari, aveva elaborato una articolato sistema di confezionamento e custodia della marijuana, che veniva nascosta in nicchie nelle pareti interne al forno e alle spalle della struttura. Dalle indagini è emersa anche la volontà di parte degli arrestati, tra i quali il gestore del forno, di voler incendiare le vetture di alcuni carabinieri, “colpevoli” di aver effettuato diversi arresti in flagranza che avevano portato al recupero di circa 1,4 kg di marijuana.
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