Il sopralluogo di magistrati e vigili del fuoco
1 minuto per la letturaCOSENZA – Continuano le indagini per stabilire le cause del rogo del 18 agosto scorso in appartamento del centro storico di Cosenza nel quale sono morte tre persone, Antonio Noce, suo nipote Roberto Golia e la compagna di questi Serafina Speranza (LEGGI LA CRONACA). Le indagini non escludono anche il movente doloso (LEGGI).
Stamani il procuratore aggiunto di Cosenza Marisa Manzini, insieme al pm Emanuela Greco e a personale della Polizia scientifica, si sono recati sul luogo della tragedia.
Manzini, utilizzando il cestello dei vigili del fuoco e indossando il casco di protezione, si è affacciata dai balconi anneriti dell’appartamento. Intanto si attendono i risultati del dna per l’ identificazione ufficiale dei corpi e dalla Procura fanno sapere che su questa indagine c’è il più stretto riserbo.
«Troppe notizie forvianti – ha affermato il Procuratore Mario Spagnuolo – quindi da parte mia c’è un no comment secco». Domani mattina Spagnuolo avrà un incontro in Procura, con l’aggiunto Manzini e gli investigatori, proprio a seguito del sopralluogo.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA