L'intervento dei vigili del fuoco in corso Telesio
3 minuti per la letturaCOSENZA – Dopo aver messo in sicurezza la struttura, i vigili del fuoco hanno recuperato le salme delle tre persone decedute nell’incendio divampato in pieno centro a Cosenza su corso Bernardino Telesio (LEGGI).
I corpi di Antonio Noce, del nipote Roberto Golia e della fidanzata di quest’ultimo, Serafina Speranza, sono carbonizzati ed irriconoscibili.
All’uscita del palazzo, l’arcivescovo emerito di Cosenza-Bisignano mons. Salvatore Nunnari, ha benedetto le salme che sono state trasportate all’istituto di medicina legale. Per l’identificazione ufficiale sarà necessario il test del dna.
Dal canto suo il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto ha proclamato il lutto cittadino per lunedì 21 agosto. «Cosenza piange – afferma il sindaco – affranta, Serafina, Roberto e Antonio, suoi cittadini sfortunati scomparsi tragicamente. Ci stringiamo tutti nel dolore adesso è il momento del silenzio e del rispetto della morte. Mi dispiace – afferma ancora Occhiuto – per chi non ha rispetto della morte di tre persone e ha approfittato della situazione per fare sciacallaggio politico. La verità è che noi abbiamo fatto tutto ciò che potevamo. Qui non si tratta di situazione sociale difficile, ma di patologie mentali serie e i sindaci non hanno gli strumenti per intervenire in tal senso. Queste tre persone sono state lasciate sole dal sistema, dinnanzi a patologie così gravi siamo intervenuti per quanto possibile. Comunque, non è mia intenzione rispondere alle polemiche, credo che questo sia il momento del silenzio».
Intanto sette persone, residenti nello stabile adiacente a quello andato a fuoco, sono state evacuate e mandate in albergo per precauzione, mentre le fiamme hanno interessato anche il piano superiore dove si trovava la biblioteca della famiglia Bilotti Ruggi d’Aragona nel quale è stata distrutta una stampa originale di Bernardino Telesio (LEGGI LA NOTIZIA). «Abbiamo predisposto dei controlli – conclude Occhiuto – e se necessario faremo dei lavori provvisori per evitare crolli. Le famiglie rientreranno quando ci saranno le condizioni di sicurezza».
IL VIDEO – I SOCCORRITORI ALL’INTERNO DEL PALAZZO
Il sindaco di Cosenza si riferisce alle polemiche animate dal Partito democratico di Cosenza, e in particolare del Consigliere regionale Carlo Guccione per il quale «la tragedia di ieri nel centro storico di Cosenza non è un fenomeno isolato». Il coordinatore della Grande Cosenza e consigliere regionale del Pd in Calabria ha convocato una riunione urgente alla quale partecipano i consiglieri della Grande Cosenza, parlamentari e consiglieri regionali cosentini del Pd. Nel pomeriggio è in programma una conferenza stampa. «La tragedia di ieri sera nel centro storico di Cosenza – è scritto in una nota di Guccione – ha messo a nudo una realtà fatta di degrado sociale, emarginazione e abbandono. Quello che è successo può ancora accadere ed è frutto di un’assenza da parte delle istituzioni e di politiche di inclusione sociale, di assistenza, ma anche di un maldestro tentativo di rimozione di un degrado sociale ed edilizio della nostra città principalmente nel centro storico e nei quartieri periferici e popolari. Questo ha portato a una forte sottovalutazione del fenomeno da parte di chi doveva intervenire, in particolare in questi ultimi sei anni».
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