Militari della guardia di finanza
1 minuto per la letturaCOSENZA – Un’associazione che operava in provincia di Cosenza offrendo servizi sanitari a pagamento anche a non soci e senza ottemperare agli adempimenti fiscali, mascherando la sua attività come una forma di volontariato, è stata scoperta dalla Guardia di finanza.
L’associazione, solo artatamente creata come Ente non commerciale per godere delle agevolazioni fiscali, gestiva un vero e proprio centro sanitario poli-specialistico con clienti provenienti da svariate zone dell’hinterland cosentino e medici a cui venivano corrisposti compensi giustificati come rimborsi spese.
I finanzieri hanno riscontrato l’omessa dichiarazione e contabilizzazione di ricavi per un importo, complessivamente, pari a circa 60.000 euro oltre al mancato pagamento dell’imposta di bollo, concernente l’emissione di circa 300 documenti fiscali e della tassa relativa alle concessioni governative, nonché l’assenza dei previsti libri e registri ai fini dell’Iva e delle imposte dirette.
Inoltre, la falsa associazione, dato che svolgeva attività di assistenza sanitaria, avrebbe dovuto munirsi delle autorizzazioni previste dalla legge regionale del 2008 in materia di accreditamento delle strutture sanitarie. L’inosservanza di tale disposizione ha comportato l’applicazione di una sanzione amministrativa che può arrivare fino ad un massimo di 100.000 euro.
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