Franco La Rupa
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Secondo quanto emerso dalle indagini, fanno sapere i carabinieri, i due, nel corso della campagna elettorale per le amministrative dello scorso giugno, avrebbero esercitato ”pressioni”, il primo come candidato poi eletto e il secondo come sostenitore della relativa coalizione elettorale, nei confronti di una persona per indurre la sua fidanzata e la famiglia della ragazza a votare per il consigliere comunale arrestato con la minaccia che, altrimenti, a quest’ultima non sarebbe stato rinnovato il contratto di lavoro a termine nella scuola materna gestita dal comune di Amantea attraverso una cooperativa.
Al solo consigliere comunale arrestato inoltre, spiegano i carabinieri, viene contestato l’aver prospettato l’avvio di una ingiusta azione giudiziaria ai genitori della ragazza e ciò per impedire la divulgazione della registrazione del colloquio nel corso del quale erano state rivolte le minacce.
Il sindaco di Amantea Mario Pizzino ha commentato l’arresto di Marcello Socievole, consigliere di maggioranza accusato di voto di scambio, tentata estorsione e tentata violenza privata: «La notizia che ho appreso questa mattina dalla stampa arriva come un fulmine a ciel sereno. Sono rimasto basito. Conosco Marcello come un imprenditore serio, ben inserito nella comunità, è vicino ai giovani e all’associazionismo, soprattutto sportivo, quindi non mi spiego quanto accaduto».
«Le accuse – ha proseguito il sindaco Pizzino, espressione di una lista civica – se vere sono gravi, ma per ora voglio credere nell’innocenza di Marcello e sono certo che proverà la sua estraneità ai fatti contestati. Intanto, ho appena convocato una riunione con tutti i consiglieri di maggioranza per un confronto. Abbiamo cercato di dare un segnale alla città, offrendo una squadra di lavoro composta da cittadini onesti, quindi spero che quanto accaduto si possa risolvere nel più breve tempo possibile e con l’innocenza del nostro consigliere. In merito all’ex sindaco non mi sento di rilasciare alcuna dichiarazione, perché posso esprimere un giudizio solo sulle persone con le quali ho collaborato direttamente».
LE INTERCETTAZIONI
«Ma tu ci tieni anche a Vanessa .. che il 30 le scade il contratto e io dopo non ti posso aiutare. Mi scoccia poi doverla difendere perché è un peccato, ha un posto di lavoro … vi dovete sposare». Così Franco La Rupa si rivolgeva al vice sindaco di Serra D’aiello Fabio Innocenti, per chiedere il voto della fidanzata e dei familiari di lei in favore di Marcello Socievole, candidato al Consiglio comunale di Amantea. La conversazione, avvenuta pochi giorni prima delle amministrative dell’11 giugno scorso, è stata registrata da Innocenti e poi consegnata ai carabinieri. Adesso è riportata nell’ordinanza di custodia cautelare che ha portato in carcere La Rupa e Socievole. Per La Rupa la ragazza rischia di «rimetterci le penne» e consiglia al giovane di convincere la fidanzata e la sua famiglia a votare per Socievole: «Tu vai da lei e le spieghi: è venuto Franco La Rupa di persona, si è preso l’impegno lui per farti il rinnovo e compagnia bella .. questi vincono .. che cacchio dobbiamo fare ..».
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