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L'incendio nel Parco nazionale della Sila

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CATANZARO – Ancora una giornata di massima allerta in Calabria per gli incendi che stanno distruggendo diverse aree, soprattutto nelle province di Cosenza, Vibo Valentia e Reggio Calabria.

Particolarmente critica la situazione nel Cosentino. Dall’Unità di crisi della Prefettura di Cosenza è stato reso noto che, dalla prima mattina di oggi, sono già più di 60 i roghi attivi sul solo territorio provinciale. Mentre nel corso della tarda mattinata è giunta la notizia di un morto nell’area di San Pietro in Guarano. Secondo una prima ricostruzione la vittima sarebbe Mariano Pizzuti, di 69 anni, che è rimasta intrappolata tra le fiamme non trovando scampo. L’uomo di 69 anni di San Pietro in Guarano è morto carbonizzato mentre cercava di spegnere un incendio divampato vicino al proprio terreno, nella frazione San Benedetto. Sul posto sono intervenute due squadre dei vigili del fuoco, carabinieri e personale del 118. L’elisoccorso non ha potuto atterrare a causa del fumo. La zona interessate dalle fiamme è ampia e impervia, ed è stato richiesto l’ausilio dei canadair perché le fiamme lambiscono alcune abitazioni.

«In questa frazione, San Benedetto, c’è qualche problema, sta operando in questo momento solo un elicottero, ci sono i vigili del fuoco con mezzi di terra, ma ci vorrebbe qualcosa anche dall’alto, tipo un Canadair. Ci è stato promesso che dovrebbe arrivare a breve. C’era bisogno di qualche mezzo aereo forse un pochino prima». Il sindaco di San Pietro in Guarano Francesco Cozza intervenendo a Radio 24 è intervenuto anche sul decesso di Pizzuti: «Dovrebbe avere respirato fumo e poi è rimasto lì. Cercava di spegnere l’incendio vicino a casa sua. Noi avevamo allertato subito anche il 118 perché c’erano delle persone cardiopatiche che non stavano bene in case che abbiamo fatto evacuare. La prima segnalazione l’abbiamo fatta tra le 7.30 e le 8.00, sono arrivati i mezzi, ma c’era bisogno di qualcosa in più. Ci hanno detto che dovevamo attendere per i mezzi aerei», ma l’attesa è stata fatale per un suo concittadino e chiude: «Ma mi rendo conto che l’emergenza oggi era dovunque».

Nel Vibonese, invece, un uomo è morto nel tentativo di spegnere un incendio che si era sviluppato nel suo podere (LEGGI).

Incendio a Taverna

A Fagnano Castello, particolarmente colpito dalle fiamme nel corso della notte scorsa, la situazione sarebbe sotto controllo. ma si valuta ancora la possibile evacuazione di alcune famiglie. La Prefettura non esclude di poter richiedere l’intervento dell’Esercito anche per accelerare eventuali evacuazioni.

In provincia di Catanzaro, invece, è stato individuato il responsabile di un vasto incendio che ha interessato il Parco Nazionale della Sila. Si tratta di un uomo residente a Taverna, P.R., denunciato per il rogo che si è sviluppato nel pomeriggio dello scorso 11 luglio.

Secondo quanto accertato dalla Stazione carabinieri forestale di Taverna, in collaborazione con la stazione carabinieri, l’umo avrebbe provocato l’incendio nel tentativo di bruciare alcuni residui vegetali in un terreno adiacente al bosco. I primi accertamenti hanno permesso di stabilire che le fiamme hanno distrutto circa sessanta ettari di macchia mediterranea, in buona parte situati nel Parco nazionale.

Il fuoco ha creato diversi problemi, al punto da minacciare alcune abitazioni e portare alla chiusura della strada provinciale Taverna-Ruggiolino. I carabinieri forestali hanno avviato subito le indagini, risalendo al punto dove il fuoco si è sviluppato fino ad avvolgere l’intera zona in località Alli-Monachello.

 

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