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L’uomo è accusato di peculato e falsità in atti ed è stato sospeso dal servizio per sei mesi

COSENZA – Un dipendente del Comune di Trebisacce, in servizio all’ufficio ragioneria, è stato denunciato per peculato e falsità in atti e sospeso dal servizio per sei mesi in esecuzione di un provvedimento del gip di Castrovillari su richiesta della Procura.

Nei suoi confronti è stato emesso anche un decreto di sequestro beni.

Dalle indagini svolte dalla Guardia di Finanza di Sibari, sarebbe emerso che l’uomo, sfruttando la sua carica in Comune – con compiti di elaborazione delle retribuzioni del personale, emissione dei mandati di pagamento per l’accredito dei salari e per le società finanziarie relativamente al quinto dello stipendio – avrebbe contratto finanziamenti personali con gli stessi istituti. Quindi, pur trattenendo dalla propria busta paga la ritenuta del quinto e indicando il versamento della rata, si sarebbe accreditato sul conto corrente lo stipendio omettendo di decurtare le rate dovute.

Con tale stratagemma, dal marzo 2013 all’agosto 2016, si sarebbe appropriato di oltre 14 mila euro.

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