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Il cadavere di Battistina Russo viene portato via dalla casa (foto lastampa.it)

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La donna, Battistina Russo, è stata uccisa a coltellate il 28 marzo. Organizzata una fiaccolata in suo onore

PINEROLO (TORINO) – Una fiaccolata a Pinerolo per ricordare Battistina Russo, la donna di 52 anni uccisa il 28 marzo scorso dal marito (LEGGI LA NOTIZIA).

Si snoderà domani, venerdì 7 aprile, dalle 20, lungo le vie del centro, partendo di fronte al municipio.

L’evento è organizzato dalle associazioni locali impegnate nella lotta alla violenza di genere, unitamente all’amministrazione comunale. Dopo gli esami autoptici, nella giornata di ieri la magistratura ha concesso il nulla osta alla sepoltura di Battistina Russo. Per volontà del figlio, la salma verrà trasferita in Calabria e sepolta a Scala Coeli (Cosenza), suo paese natale dove oggi saranno celebrati i funerali. Il sindaco ha proclamato anche il lutto cittadino

L’IDENTIKIT – Angelo Visciglia, noto ai carabinieri, da anni è disoccupato con gravi di salute una protesi alla gamba e alle spalle un altro matrimonio e una figlia). I vicini di casa lo ricordano come l’uomo dal “brutto carattere, intrattabile e scontroso, forse diventato così a causa dei suoi problemi di salute”. Ma forse anche perché soffriva la solitudine e il fatto di stare tutto il giorno chiuso in casa: la moglie, ogni mattina, usciva alle 7 per recarsi al lavoro nella casa di riposo San Lorenzo di Cavour e lui restava da solo fino al pomeriggio. A questo si aggiunge il fatto che i soldi non bastavano mai, nemmeno per uno sfizio. Il giovane figlio, Valerio, ne parla come un pessimo padre, un “vigliacco” che non ha esitato ad uccidere la madre, “una santa donna che accudiva quell’uomo, che non posso più chiamare padre, cercando di non fargli mancare niente”.

LA SOLIDARIETÀ – Il delitto ha scosso le comunità di Cariati e Scala Coeli, ma anche i cittadini di Pinerolo, dove Battistina era conosciuta per la sua attività lavorativa prestata da circa 10 anni nella casa di riposo di Cavour. Le colleghe la ricordano per la sua puntualità e per il fatto che tutti cercavano di aiutarla per i suoi problemi economici. Nella città piemontese, per iniziativa dell’associazione “Svolta Donna” e in collaborazione con l’amministrazione comunale, nei giorni scorsi si è svolta una fiaccolata contro la violenza sulle donne e una raccolta fondi per donne in difficoltà. I promotori dell’iniziativa si stanno attivando al fine di trovare un posto di lavoro a Valerio, rimasto solo e senza più l’aiuto economico della mamma. Da Cariati, invece, la coppia mancava da circa quindici anni, da quando cioè aveva deciso di trasferirsi in Piemonte per raggiungere alcuni parenti, in cerca di occupazione. Battistina era nata a Scala Coeli, un piccolo centro presilano, ma aveva vissuto gli anni dell’infanzia e dell’adolescenza a Cariati, dove risiedeva la nonna materna, alla quale era molto legata e nella cui casa aveva abitato per diverso tempo. In città tutti la ricordano per la sua semplicità e per il suo carattere affabile.

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