Diego Tommasi e Stefania Frasca
1 minuto per la letturaLa Frasca assolta dall’accusa di abuso d’ufficio. Assolto il responsabile dell’area contabile
COSENZA – Il tribunale di Cosenza ha condannato l’ex presidente del Consorzio Asi di Cosenza Diego Tommasi e l’ex direttore generale Stefania Frasca, rispettivamente, a 4 anni e 6 mesi e 5 anni di reclusione.
I due erano accusati di falso e truffa in relazione alla gestione delle spese del Consorzio.
Stefania Frasca è stata assolta dall’accusa di abuso d’ufficio. Assolto da tutti i capi d’imputazione, invece, il responsabile dell’area contabile Carlo Antonio Rango.
A Frasca e a Tommasi sono stati contestati aumenti ingiustificati dei compensi, rimborsi spese non documentati in modo adeguato e consulenze esterne assegnate «con modalità strettamente fiduciaria e senza alcuna procedura di evidenza pubblica». Proprio queste voci di spesa erano tra quelle finite nel mirino dei revisori dei conti del Consorzio ai quali è stata dedicata nuona parte dell’inchiesta. Non a caso, la Procura, li considera alla stregua di «vittime» di uno degli abusi d’ufficio contemplati nell’inchiesta.
Nel 2011, infatti, la Frasca ingaggiò una battaglia legale con la Regione, sostenendo che gli oneri finanziari che riguardano il presidente, il comitato direttivo e i revisori dei conti dell’Asi dovessero essere a carico della Regione e non del Consorzio. Sulla scorta di questa sua interpretazione della normativa, bloccò il pagamento degli stipendi ai revisori, dando luogo così a quella che per la Procura fu una vera e propria «ritorsione» dato che, a differenza del collegio di revisori, gli altri organi direttivi continuarono a essere retribuiti con regolarità.
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