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FUSCALDO (COSENZA) – Un quarantenne di Fuscaldo, G.V., è stato arrestato dai carabinieri della locale stazione con l’accusa di violenza sessuale a carico di una ragazza di quattordici anni.
L’adolescente era sparita da casa da diverse ore, sin dalla tarda mattinata, ed i genitori, non vedendola rincasare, preoccupati che la congiunta potesse avere bisogno di aiuto, hanno chiesto l’intervento dei militari dell’Arma della locale stazione, agli ordini del maresciallo Francesco Doriano. Tuttavia, dopo diverse ore di ricerca, non veniva individuata alcuna traccia della scomparsa.
Solo alle successive ore 21, l’adolescente ha improvvisamente fatto ritorno a casa, scossa e sotto shock. I genitori hanno quindi cercato di comprendere cosa fosse accaduto, sia in merito alla ingiustificata e lunga assenza da casa della propria figlia, sia in relazione al suo stato d’animo, tempestando di domande la protagonista di tale vicenda.
La giovane, a quel punto, è scoppiata in lacrime ed ha raccontato tutta la sua verità. Si sarebbe allontanata da casa con G.V., il quale l’avrebbe invitata o costretta con la forza (particolare ancora poco chiaro e in attesa di conferme ufficiali) a seguirlo dentro la sua auto per poi allontanarsi nelle zone montane del Laghicello di Fuscaldo.
Qui l’uomo avrebbe tentato di usare violenza alla ragazzina, senza però riuscire a consumare l’atto sessuale per il netto rifiuto della vittima. L’uomo, tuttavia, sarebbe riuscito comunque a toccare più volte la quattordicenne alle parti intime. Registrati tali inquietanti gravissimi particolari, i genitori della vittima hanno subito denunciato i fatti ai carabinieri, informati del ritorno a casa della ragazzina.
Informato il magistrato di turno presso la locale Procura della Repubblica, uno specialista medico ha anche effettuato una visita ginecologica alla vittima per constatare lo stato di salute e verificare al contempo se vi fosse stato un atto di violenza sessuale completo. Ma le verifiche mediche hanno confermato la versione dei fatti della quattordicenne, smentendo la violenza sessuale ma avvalorando comunque la tesi degli abusi consumati dall’uomo sulla giovane.
Raccolti ulteriori particolari e riscontri al drammatico racconto della quattordicenne, immediatamente è scattato l’ordine di cattura a carico del presunto pedofilo, coniugato e – da ciò che si è appreso – con prole. L’uomo è stato ammanettato e posto agli arresti su disposizione del sostituto procuratore di turno in seno alla locale Procura della Repubblica. L’accusa a suo carico è di violenza sessuale, ma non è ancora dato capire se viene contestata anche l’ipotesi di reato di cui al sequestro di persona. Tali circostanze saranno verificate oggi. V’è da dire, comunque, che si è nella iniziale fase delle indagini preliminari e che ancora lunga è la strada per giungere all’esatta ricostruzione di quanto accaduto.
Rispetto alle indagini, il procuratore capo di Paola, Bruno Giordano ha affermato: “Abbiamo le immagini delle telecamere di sorveglianza di un bar, dove l’uomo ha portato la ragazza. Poi l’ha anche portata in una località montanza della zona dove l’avrebbe palpeggiata e avrebbe abusato di lei”.
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