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La ragazzina è stata ripresa con un cellulare

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PAOLA (COSENZA) – Un grave presunto atto di bullismo si sarebbe consumato nella giornata di ieri in una prima classe di una scuola di Paola. Due ragazzini avrebbero costretto una coetanea a denudarsi in bagno per poi riprenderla col telefono cellulare.

Un’insegnante ha informato il genitore della ragazzina il quale avrebbe chiesto lumi alla madre di uno dei ragazzini, ottenendo in replica l’avvertimento di agire contro la maestra per violazione della privacy nell’ipotesi in cui dovessero circolare voci su quanto accaduto. In sostanza, si starebbe tentando di ridimensionare l’accaduto, mettendo a tacere tutto e tutti. Il fattaccio si sarebbe verificato in un bagno pubblico di una scuola di Paola.

I due ragazzini di prima, pare di buona famiglia e benestanti, avrebbero fatto irruzione nel bagno dove in quel momento di trovava la compagnetta, coetanea, frequentante la prima classe. Secondo quanto si è appreso a scuola, dalla testimonianza di adulti (i quali, chiaramente, chiedono di tenere riservato il loro nome) e dal racconto di ragazzini, i due presunti bulli avrebbero costretto la ragazzina a denudarsi, procedendo poi a riprenderla con un telefonino cellulare.

La vicenda è venuta allo scoperto perché, appena rientrata in aula, la compagnetta dei due violenti sarebbe scoppiata in lacrime, raccontando quanto verificatosi qualche istante prima alla maestra, la quale, incuriosita, ha chiesto lumi su quella improvvisa reazione. Insomma, la storia è nota ai più e, in particolare, sarebbe nota alla maestra ed ai genitori della ragazzina, ma anche ai genitori dei due presunti bulli.

Una mamma racconta anche d’aver richiesto, in passato, che l’operatore scolastico di turno si occupasse di accompagnare il proprio bimbo al bagno perché ragazzini più grandi lo avevano intimorito al punto da non volersi più recare da solo nei locali che ospitano i servizi igienici. Esistono, ancora, problemi legati agli spazi, ossia all‘utilizzo degli stessi locali da parte di bimbi e ragazzini.

Alcuni plessi di Paola, infatti, sono caratterizzati dalla presenza di scuole di diverso grado nello stesso stabile e quindi dalla impossibilità ad avere servizi igienici divisi tra bimbi e ragazzi più grandi. Era stata avanzata proposta, anni addietro – ci racconta un genitore – di piazzare una telecamera nell’antibagno al fine di meglio sorvegliare i ragazzi più piccoli e allo stesso tempo tenere a bada i più grandi. Ma altre mamme si sono subito opposte e tutto è scemato.

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