Il sequestro dell'impianto
1 minuto per la letturaCASTROVILLARI – Usavano un impianto di depurazione non funzionante come deposito dei propri rifiuti reflui di una lavanderia industriale. È accaduto nella zona di Cammarata, nel comune di Castrovillari, dove gli agenti del Corpo Forestale dello Stato nei giorni scorsi hanno messo sotto sequestro l’impianto di depurazione. La ditta che si occupa di lavaggio biancheria, secondo gli agenti della Forestale, attraverso una condotta depositava all’interno dell’impianto composto da cinque vasche le acque reflue industriali prodotte durante le operazioni di lavaggio. Dalla documentazione riscontrate è emerso che l’ attività non è provvista di nessuna autorizzazione riguardante la gestione dei rifiuti e che il suo smaltimento che non è mai avvenuto. Perciò gli agenti hanno denunciato il proprietario dell’attività per gestione illecita di rifiuti e hanno sequestrare le vasche oggetto della raccolta dei rifiuti situate all’interno dell’impianto posto di fronte l’attività.
Sempre il personale della Forestale, questa volta del Comando stazione della Forestale di Morano Calabro e Saracena, durante un’attività di controllo legata al fenomeno del bracconaggio, hanno sequestrato un fucile calibro 12 e hanno denunciato all’ autorità giudiziaria un uomo di Montalto. Il cacciatore, fermato per un controllo in località “Lanzarello”, zona questa vicina ai confini con il Parco del Pollino, esercitava attività venatoria con l’ausilio di un fucile semiautomatico predisposto a contenere un numero di cartucce superiore a quanto previsto. Pertanto, gli agenti hanno è provveduto a sequestrare l’arma e a denunciato l’uomo per violazione alla legge sulla caccia (157/92) per aver utilizzato un mezzo ritenuto vietato dalla normativa di riferimento.
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