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E’ successo a Castrovillari, città natale della moglie dell’uomo residente da anni a Bergamo
CASTROVILLARI (CS) – È stato asfissiato dal fumo ed è caduto nel fuoco che lui stesso aveva acceso per bruciare sterpaglie e rami secchi. Così è morto Luigi Gallo, un pensionato di 73 anni originario di Cassano allo Jonio ma residente da molti anni a Bergamo.
Il fatto è accaduto ieri pomeriggio a Castrovillari, città di origine della moglie dell’uomo. Il pensionato, secondo quanto ricostruito dai carabinieri, che sono intervenuti sul posto insieme ai medici del 118, aveva acceso il fuoco – violando così il divieto che vige in questo periodo estivo – per bruciare i residui della pulizia del terreno intorno alla casa di vacanza che si trova nel frazione agricola di Contrada Vigne. Il denso e caldo fumo che si è levato lo ha investito e ne ha provocato l’asfissia mortale. Il suo corpo è stato poi raggiunto dalla fiamme, ma le ustioni – hanno accertato i medici – non sarebbero state letali.
Inutile è stato il tentativo di soccorso da parte dei sanitari: l’uomo è stato portato all’ospedale di Castrovillari, dove è stato solo possibile dichiararne il decesso. Il corpo dello sfortunato pensionato è stato riconsegnato alla famiglia per i funerali.
Il fatto – occorre constatare – si è svolto, dunque, secondo una dinamica ricorrente. Non a caso, in questo periodo dell’anno – che in Calabria va dal 15 giugno al 30 settembre – è vietato accendere fuochi, anche per le pulizie in aree private, circoscritte e ritenute “sicure”: le alte temperature e la vegetazione secca tende a far perdere rapidamente il controllo del fuoco e del fumo. E in pochi istanti le fiamme prendono il sopravvento.
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