Mario Spagnuolo
1 minuto per la letturaSAN GIOVANNI IN FIORE (COSENZA) – Una cava abusiva, la cui realizzazione provoca il rischio di crollo di un costone della montagna, è stata scoperta e sequestrata dai carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale di Cosenza, in collaborazione con i colleghi di San Giovanni in Fiore, sulle sponde del fiume Arvo, in località Ponente nel pieno della Sila cosentina. Il provvedimento è stato emesso dal giudice per le indagini preliminari Giuseppa Ferrucci su richiesta della Procura della Repubblica di Cosenza, alla luce del grave pericolo di crollo di una parte del costone a seguito, si presume, della realizzazione degli scavi per l’estrazione di materiale.
Le indagini sono iniziate dopo un esposto di Legambiente che aveva segnalato la gravità della situazione, e sono state dirette dal sostituto procuratore Maria Francesca Cerchiara, sotto il coordinamento del procuratore aggiunto Marisa Manzini e la direzione del procuratore Mario Spagnuolo. Il proprietario del terreno, un imprenditore di 78 anni, di San Giovanni in Fiore è stato denunciato per la realizzazione e la gestione di una cava abusiva in zona sottoposta a vincolo paesaggistico, nonché del crollo parziale del costone di montagna dove è stata realizzata la cava e della conseguente situazione di pericolo venutasi a creare.
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