Cosenza, uccise il figlio e poi tentò il suicidio: condannata a 16 anni di carcere

L’episodio accadde nel 2014: la donna ha preso il figlio di soli 11 anni a scuola per poi ucciderlo a colpi di forbice

PAOLA (CS) – L’ha ucciso sferrandogli una coltellata al petto e poi colpendolo con un paio di forbici alla gola: condannata a 16 anni di reclusione la mamma di Rovito che, nel 2014, ha ammazzato brutalmente il figlio di appena 11 anni.

Daniela Falcone, 45 anni, dopo esser stata arrestata con l’accusa di omicidio e, dopo un mese, trasferita in una struttura psichiatrica, ha scelto di ricorrere al rito abbreviato, che s’è concluso ieri con l’emissione della sentenza di condanna. Il gup del Tribunale di Paola ha riconosciuto un vizio parziale di mente, condannandola anche all’interdizione perpetua dai pubblici uffici e al risarcimento dei danni al marito, costituitosi nel procedimento parte civile.

La donna, subito dopo la presa di consapevolezza del gesto crudele di cui era stata protagonista e della perdita del suo unico figlio, Carmine De Santis, s’è chiusa in un mutismo assoluto, rifiutando di parlare con chiunque e dando chiari segnali di volerla fare finita. È per questo, allora, che il giudice poco dopo il suo arresto ha disposto il trasferimento in una struttura medica psichiatrica, in cui la donna si trova attualmente, perché affetta da disturbo di conversione con amnesia psicogena, sempre sorvegliata per far sì che non compia gesti di autolesionismo.

Un fatto atroce, ricostruito dagli inquirenti. La donna – secondo gli investigatori – l’uno marzo del 2014 intorno alle 9:30, è andata a prendere il figlio. Un’anomalia che, sul momento, è passata inosservata: l’ha fatto salire in macchina e, in stato di agitazione, ha imboccato una strada secondaria ed isolata, che da Cosenza conduce a Paola. È salita sino ad un punto poco praticato ed ha arrestato la corsa, imbracciando subito dopo un coltello, con cui ha colpito il figlio al torace assestandogli successivamente altri colpi.