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Dalla questura sono subito partite le indagini per identificare i responsabili, che secondo le parole della vittima, sarebbero in quattro. Il sottosegretario Ferri: «Storia esemplare»

COSENZA – Uno studente di una scuola media di Cosenza ha segnalato al preside dell’istituto gli atti di bullismo cui lo sottoponevano da qualche tempo quattro compagni. Il dirigente, dopo avere constatato la veridicità della segnalazione, ha telefonato al 113 per informare la polizia dell’episodio.

Il personale della Questura di Cosenza, sotto le direttive del questore Luigi Liquori, ha avviato le indagini per identificare i responsabili degli atti di bullismo.

Sono stati anche attuati dei servizi di controllo che hanno evitato che continuassero le persecuzioni ai danni dello studente che si era rivolto al preside.

IL SOTTOSEGRETARIO. «La storia che arriva da Cosenza, dove uno studente di una scuola media ha segnalato al preside gli atti di bullismo che era costretto a subire da parte di alcuni suoi compagni, è la testimonianza di come il coraggio e la denuncia possono risultare determinanti per contrastare un fenomeno che purtroppo sta prendendo sempre più piede nelle scuole italiane».

Lo sostiene, in una dichiarazione, Cosimo Maria Ferri, sottosegretario alla Giustizia. «É nella sinergia tra studenti, docenti e dirigenti scolastici che può e deve essere individuata una risorsa utile per contrastare il bullismo e il cyberbullismo. Mi auguro – dice ancora il Sottosegretario alla Giustizia – che questa storia possa servire da esempio a tutte le situazioni analoghe che caratterizzano altre scuole italiane: la paura e la censura fanno solo il gioco dei bulli ed è proprio questo che dobbiamo scongiurarle con ogni mezzo possibile».

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