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CASSANO JONIO (CS) – Sono stati trasferiti nel primo pomeriggio le due sorelle, tre cugini e lo zio quattordicenne del piccolo Nicola, il bimbo di tre anni ucciso e carbonizzato a Cassano allo Jonio insieme al nonno, Giuseppe Iannicelli, ed alla compagna di quest’ultimo. La decisione di trasferire i minori in una località protetta, per ragioni di sicurezza, era stata presa ieri dal tribunale dei minori di Catanzaro ma non era stata immediatamente eseguita. Contrario al trasferimento si era detto lo zio di Cocò.

La zia del bimbo ucciso, Simona Iannicelli, che è detenuta ai domiciliari, ha, intanto, ottenuto il trasferimento di domicilio presso la struttura protetta dove sono stati trasferiti i minorenni. Il marito di Simona Iannicelli ha lasciato anche il lui Cassano allo Jonio per trasferirsi nel comune dove si trova la struttura protetta. 

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Intanto, sarà affidato domani mattina l’incarico per l’autopsia sui cadaveri carbonizzati di Giuseppe Iannicelli, di 52 anni, della compagna marocchina Ibtissam Touss, di 27, e del nipotino dell’uomo, Nicola, di soli tre anni. I magistrati del pool della Dda di Catanzaro incaricheranno il medico legale che dovrà eseguire l’autopsia sui cadaveri. Gli accertamenti assumono particolare rilevanza per fornire risposte ad una serie di interrogativi sulla dinamica del triplice omicidio.

Tra i primi accertamenti ci sarà quello della comparazione del Dna in modo da stabilire l’identità ufficiale delle tre persone uccise. Sarà accertato inoltre se le vittime erano già morte al momento dell’incendio e da quanti colpi d’arma da fuoco sono state raggiunte. Proseguono senza sosta le indagini dei carabinieri del comando provinciale di Cosenza e della compagnia di Castrovillari per riuscire ad individuare gli autori del delitto ed il movente. Gli inquirenti ritengono che all’origine del triplice omicidio ci siano contrasti sulla gestione di affari illeciti.

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