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La piccola Sofia Cavoto

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Sofia, nata lunedì al Sacro Cuore di Cosenza, era stata portata via da una finta infermiera. La rapitrice aveva simulato una gravidanza


COSENZA – Sofia è sparita, rapita ad un giorno dalla nascita. Ed è stata ritrovata dopo circa tre ore di ricerche. A casa di una coppia, ora in stato di fermo, nella contrada Rusoli del Comune di Castrolibero. Avevano preparato tutto: c’erano anche i parenti a festeggiare la nascita di un maschio che, in realtà, non c’era.

IN STATO DI FERMO ROSA VESPA E ACQUA MOSES

Dentro quel lenzuolino azzurro era avvolta Sofia. Ora i due sono in stato di fermo, si tratta di Rosa Vespa, 51 anni e Acqua Moses, 42. La Polizia li ha trovati mentre festeggiavano a casa una nascita inesistente. Insieme agli agenti c’era Saverio Greco, proprietario della clinica Sacro Cuore di Cosenza dove è accaduto tutto. Lui stesso ha confermato: «stavano festeggiando».

Una storia assurda, con ancora tantissime parti poco chiare. Quello che si sa è frutto dell’analisi della Polizia sulle telecamere di sicurezza. Quelle della clinica, dove si vede una donna trasportare un fagotto e un uomo preparare il passeggino. Poi la fuga a bordo di un’auto grigia a quanto pare verso casa. Ma ci sono anche le registrazioni del bar di fianco la struttura in pieno centro a Cosenza. E ancora: le immagini a 360 gradi di una telecamera di sicurezza dell’ufficio postale proprio di fronte il Sacro Cuore.

IL FATTO NEL RACCONTO DEI NONNI DI SOFIA


Cosa è accaduto lo hanno raccontato i nonni di Sofia. Intorno alle diciotto e trenta di ieri pomeriggio una donna descritta come “bassa, vestita di nero, con delle treccine bianche e nere e una mascherina al volto” sarebbe arrivata al secondo piano della struttura senza che nessuno la fermasse. L’orario era quello delle visite e nessuno ha controllato gli ingressi. Al secondo piano ci sono due stanze dove si festeggiano due nascite differenti. La donna, stando ai testimoni presenti nel corridoio, sarebbe entrata prima in una delle stanze chiedendo se era necessario n cambio o un bagnetto per il nuovo nato. Al rifiuto dei familiari si sarebbe spostata nell’altra stanza. Alla mamma di Sofia ha detto che avrebbe preso la bimba per un cambio di pannolino. La coppia, poi, è uscita dal Sacro Cuore intorno alle 18 e 45. Alle 19 e 30 è scattato l’allarme dei genitori di Sofia che hanno allertato le forze dell’ordine. Sul posto tutti: Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza.
Confusione alle stelle: la donna si è finta una delle infermiere di sala, pur non avendo nessun camice o abito identificativo. I dipendenti della struttura sono increduli: nessuno si è accorto di nulla, lo staff era diviso tra sala parto e altre attività ci dicono dall’interno. Nessuno ha visto nulla.
In pochi minuti arriva la polizia scientifica, cominciano i rilievi e le analisi sulle videocamere di sorveglianza. L’atmosfera diventa subito elettrica. C’è una pista ed è bollente.

LA RICOSTRUZIONE DEGLI EVENTI


Intanto, davanti la clinica Sacro Cuore di Cosenza c’è un pezzo di città che si sta riunendo. Sguardi curiosi e increduli. Il tam tam sui social diventa sempre più insistente vomitando notizie false nel giro di pochissimi secondi. Sul posto arriva il procuratore Antonio Bruno Tridico.
La ricostruzione si fa più chiara con il passare dei minuti. La donna avrebbe atteso diverse ore prima di rapire Sofia. Intorno alle 15:30 è stata avvistata seduta ad una panchina a pochissimi metri di distanza dall’ingresso. Fino alle 18 e 30 avrebbe vagato avanti e indietro sul marciapiede in attesa. Poi l’uscita, di fretta, con la bimba in braccio coperta da tessuti scuri.
La rabbia monta davanti la clinica, qualcuno urla addosso alla dirigenza per altre questioni. La clinica fino a pochi mesi fa ha mantenuto una linea abbastanza dura sugli ingressi. Questo “via libera” negato ad altri ha ingrossato la rabbia.

SOFIA È STATA RITROVATA SUBITO


Sofia è stata ritrovata subito: gli agenti della Polizia li hanno raggiunti a casa a Rusoli. Nel frattempo un’ambulanza ha raggiunto la struttura per recuperare una culletta termica. Partono gli applausi della folla che resta in attesa del ritorno della piccola. La sera è fredda e pungente. L’ambulanza del 118 ritorna dopo circa mezz’ora. Stavolta a bordo c’è anche Sofia. Viene trasportata in braccio, in tutta fretta, verso l’interno della clinica per restituirla ad una famiglia disperata e che, in un primo momento, ha autorizzato la circolazione di nome, cognome e foto. La commozione è immensa. L’applauso è fragoroso. Bravi tutti: forze dell’ordine e soccorsi. Una prova straordinaria nell’ora più nera. Nulla del genere si è visto a Cosenza. Qualcuno dice «mai».
Sofia ieri è stata portata prima in Pronto soccorso e poi trasferita in una culletta termica. La bimba si è raffreddata. Nel complesso le condizioni di salute sono ottime, ha mangiato subito. La mamma, invece, è stata sedata.

ANCORA AL VAGLIO DEGLI INQUIRENTI LA DINAMICA


Quello che è accaduto, per certi versi, continua ad essere un mistero. Che cosa hanno messo in scena i due rapitori? Una falsa gravidanza andata avanti per nove lunghi mesi oppure un tentativo disperato di coprire un lutto? Il procuratore dice soltanto: «Caso risolto, siamo contenti». Chi parla è il titolare del Sacro Cuore, Saverio Greco: «Sono andato a casa dei dei signori dove era la bambina, c’era un una festa addobbata, come per la nascita di un bambino».
Contentissimi i nonni, dopo momenti durissimi di urla e lacrime. Di disperazione impotente che lascia il cuore a brandelli. «Abbiamo passato l’inferno ma adesso siamo contenti».

IL RINGRAZIAMENTO DELLA MAMMA DI SOFIA

«Mi state scrivendo in migliaia, da ogni parte dell’Italia…vorrei rispondere singolarmente a tutti ma non riesco.. – ha scritto Valeria Chiappetta in un posto sul suo profilo fb –
Questa è la nostra famiglia che ieri sera si stava sgretolando in mille pezzi..
Le forze dell’ordine hanno fatto un lavoro eccezionale, mentre io avevo perso le speranze un intera città anzi REGIONE si è bloccata per cercare la nostra bambina.. Non penso che riuscirò mai a superare questa cosa, ma il lieto fine è che Sofia sta bene..
GRAZIE GRAZIE GRAZIE A TUTTI VORREI ABBRACCIARE OGNI SINGOLA PERSONA.
Una mamma e un papà che ieri sono morti e risorti».

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