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Una bottino di quasi 4 milioni di euro, a tanto ammonta la presunta truffa che ha stravolto la comunità di Bocchigliero per quasi 10 anni
BOCCHIGLIERO – Sarebbe di 4 milioni di euro l’ammontare complessivo del denaro sparito nel nulla a danno dei cittadini di Bocchigliero. La loro colpa? Aver riposto da anni fiducia incondizionata in due presunti consulenti finanziari, uno del luogo e un altro di Cosenza, ai quali avevano affidato i risparmi di una vita di lavoro, con la promessa di un guadagno sicuro. Il loro capitale sarebbe aumentato del 5% annuo, a detta dei due che inizialmente erano collegati con una banca, poi si sarebbero messi in proprio.
Ma nel piccolo borgo dell’entroterra della Sila Greca, 1000 anime circa, di cui il 70% anziani, quella che sembrerebbe una truffa milionaria assume i contorni di una vera e propria emergenza sociale ed economica che travolge l’intera comunità di Bocchigliero. A rimarcarlo al Quotidiano, con amarezza, è il sindaco Alfonso Benevento: «Al netto delle indagini portate avanti dai Carabinieri e dalla Guardia di Finanza, in cui ripongo massima fiducia – dice – la mia preoccupazione è per i risvolti sociali ed economici in un tessuto sociale già fragile per le note difficoltà che vivono i paesi dell’entroterra. Questi concittadini – continua Benevento – dopo aver risparmiato una vita, non hanno trovato nulla. E se la cosa venisse confermata, la qualità di vita della mia comunità sarebbe al ribasso».
BOCCHIGLIERO E LA TRUFFA CHE VA AVANTI DA QUASI 10 ANNI
Una prassi che andava avanti da anni, dal 2015. Inizialmente a Bocchigliero esisteva uno sportello collegato ad una banca, poi i due si sono messi in proprio, guadagnando la fiducia dei residenti ed incassando il loro denaro, spesso in contanti e quindi difficilmente rintracciabile, con la promessa di vederlo fruttificare nel tempo, così da assicurarsi una vecchiaia tranquilla e aiutare i figli.
I sospetti sono iniziati ad aleggiare prima dell’estate, quando qualcuno ha richiesto indietro i propri soldi. Nessuno sapeva dire dove fossero finiti. Subito la cosa si è allargata a macchia d’olio: ognuno si è preoccupato di capire che fine avesse fatto il denaro consegnato ai due uomini e nelle ultime settimane il caso è scoppiato in tutta la sua gravità. E a chi ha chiesto spiegazioni ai presunti promotori finanziari, veniva risposto di avere pazienza, i soldi c’erano, era solo questione di tempo e avrebbero ricevuto il dovuto. In realtà non è stato così, almeno finora. Qualcuno asserisce di avere in mano delle ricevute, degli estratti conto, ma sono in molti a mettere in dubbio la veridicità degli stessi.
GLI INTERROGATORI DELLA GUARDIA DI FINANZA
La settimana scorsa nel centro presilano, presso la sede dei Carabinieri, gli interessati sono stati interrogati dalla Guardia di Finanza alla presenza dei loro avvocati, per tentare di ricostruire l’accaduto, anche perché le storie sono tutte diverse.
«Spero che le indagini possano portare a capire realmente cos’è successo e che fine abbiano fatto i soldi. Sperando di recuperarne anche in parte – afferma il sindaco Benevento – da quanto so, neanche gli interessati sono a conoscenza degli investimenti fatti. I loro avvocati lavorano per risalire alla tracciabilità dei fondi negli anni, ma la realtà è che i soldi sono spariti. Come ente possiamo fare ben poco – conclude il primo cittadino -. Tuttavia, se la truffa dovesse essere confermata, cercheremo di andare incontro a queste persone agevolandole sui tributi».
A condurre le indagini sono i Carabinieri del Reparto territoriale di Corigliano Rossano, sotto la guida del colonnello Gianmarco Filippi, i quali sperano di recuperare il denaro sottratto e di far luce su quanto realmente accaduto. Le vittime, intanto, si sentono tradite da chi aveva carpito la loro fiducia e chiedono a gran voce che venga fatta giustizia. Quel denaro, dicono, è frutto di sacrifici e rinunce di una vita, alcuni sono emigrati in Germania per racimolare il gruzzoletto andato in fumo. Ora stentano a pagarsi le cure mediche e non possono più fronteggiare le spese impreviste. Il dolore delle vittime è quello dell’intera comunità di Bocchigliero, derubata da chi ha giocato con la vita della gente onesta, che ha avuto la colpa mettersi nelle mani delle persone sbagliate.
Le indagini per cercare di capire che fine hanno fatto i soldi dei poveri risparmiatori sono in corso.
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