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A Cetraro il sequestro di 1000 piante di cannabis: avrebbero prodotto circa 800 chili di marijuana per un guadagno di almeno 4 milioni di euro


CETRARO – Un sequestro di almeno mille piante di cannabis per produrre marijuana. Arriva il resoconto dell’attività della guardia di finanza sul territorio di Cetraro. Nell’ambito di specifica attività di controllo del territorio finalizzata alla prevenzione e repressione del traffico di sostanze stupefacenti, rinvenuta, su un vasto terreno demaniale la coltivazione di circa 1.000 piante. Le piante sequestrate avrebbero reso un quantitativo stimato di circa 800 chili di marijuana, che, venduta al dettaglio, avrebbe consentito un illecito guadagno di circa 4 milioni di euro.

LA PIANTAGIONE SCOVATA IN UN’AREA MONTANA IMPERVIA

La piantagione, composta da arbusti alti fino a 3 metri, è stata scovata nei giorni scorsi in un’area montana impervia ricadente nel territorio del comune di Cetraro. Ed è ora sottoposta a sequestro dai militari del locale reparto della Guardia di Finanza.
In particolare, l’operazione antidroga svolta dalle Fiamme Gialle della Tenenza Cetraro è stata avviata a seguito di una intensa attività informativa, opportunamente supportata da servizi di osservazione. Una volta scoperta la coltivazione illecita, su direttiva del magistrato di turno della Procura della Repubblica di Paola, i finanzieri hanno prelevato le piantine ed effettuato la campionatura e la distruzione delle piante. Hanno proceduto alla ricerca di elementi utili per risalire agli autori del reato di produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti, allo stato ignoti.

LA CONCLUSIONE DELL’ATTIVITA’ INVESTIGATIVA

L’attività investigativa si è conclusa con la segnalazione a carico di persone da identificare alla Procura della Repubblica del Tribunale di Paola, per violazione alla normativa sugli stupefacenti, e proseguirà su direttive dell’autorità giudiziaria per l’individuazione dei responsabili.
“L’operazione di servizio – affermano i finanzieri – conferma l’altissima attenzione posta dalla Guardia di Finanza nella prevenzione e contrasto dei traffici illegali connotati da maggiore pericolosità sociale, tra i quali spiccano la produzione ed il traffico di sostanze stupefacenti, da sempre fiorenti segmenti dell’impresa illecita, che, specie nella provincia cosentina, risulta essere tra i principali motori economici delle consorterie organizzate”.

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