Roberto Porcaro
1 minuto per la letturaIl boss della ‘ndrangheta cosentina Roberto Porcaro ha annunciato in udienza del processo Reset che non collabora più con la giustizia, ma intanto spunta un nuovo pentito: Francesco Greco
Roberto Porcaro non collabora più con la giustizia. Il clamoroso dietrofront l’ormai ex pentito cosentino lo ha formalizzato nel corso della prima udienza in abbreviato del processo “Reset”, che si sta celebrando nell’aula bunker di Catanzaro.
Roberto Porcaro aveva annunciato la sua intenzione di collaborare lo scorso maggio, LEGGI: ‘Ndrangheta, il boss Porcaro si pente: i clan cosentini tremano
«Intendo rinunciare al percorso di collaborazione e revoco l’incarico al mio avvocato», così Porcaro, figura cardine dell’inchiesta e – solo fino a qualche ora fa – “pentito eccellente” della ‘ndrangheta bruzia, ha annunciato il proposito di fare un passo indietro, aggiungendo che nelle prossime udienze chiarirà le motivazioni dietro tale sua scelta.
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ROBERTO PORCARO NON COLLABORA MA SPUNTA NON NUOVO PENTITO
Alcuni verbali con le dichiarazioni rese ai magistrati antimafia nei mesi precedenti, confluiti agli atti del processo, subiranno dunque una rivalutazione in termini di attendibilità. Prima di lui, anche Danilo Turboli aveva manifestato l’intento di collaborare con gli inquirenti, salvo poi ritrattare affermando di “essersi inventato tutto”.
Per un pentito che non lo è più, un altro se ne aggiunge: sempre nel corso dell’udienza odierna, si è diffusa la voce secondo cui Francesco Greco, imputato nel processo e collegato da un sito remoto “protetto”, avrebbe comunicato la decisione di revocare il mandato al suo legale di fiducia e di voler “saltare il fosso”. Greco è ritenuto tra i “fedelissimi” di Porcaro.
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