Piazzetta Portofino
2 minuti per la letturaCORIGLIANO ROSSANO (COSENZA) – La brutta copia di Gomorra. Nemmeno troppo romanzata, senza attori, provini e telecamere. Solo cruda e nuda realtà. A Schiavonea, nei giorni scorsi, l’ennesima encomiabile operazione, con un sequestro di droga effettuato dalle forze dell’ordine.
Applausi, ma visto il contesto attuale è ancora troppo poco quanto si sta facendo per ostacolare un fenomeno ormai dilagante. Stupefacenti ovunque. Scampia non c’entra, non ci sono i Savastano e manco i clan rivali pronti a scatenare una faida. Ma c’è droga, tanta droga di vario genere e purtroppo pure tantissimi clienti.
Evitiamo di indicare i nomi delle vie, gli slarghi nei quali è possibile trovare di tutto a tutte le ore, ma obiettivamente si assiste passivamente, anche grazie all’esponenziale aumento estivo dei cittadini residenti e non, ad uno spaccio con numeri da capogiro.
Raccogliamo le testimonianze di un residente che con discrezione ha voluto raccontare la propria testimonianza: “Questo ragazzo si piazza all’angolo della strada, ogni pomeriggio intorno alle 16. Telefonino che squilla in continuazione ed un girovagare che all’inizio mi ha lasciato quasi interdetto. Scatti da una via all’altra del quartiere, sguardi circospetti, atteggiamento molto particolare. Poi ho capito. Scambi di soldi e sostanze, il tutto per strada, in pieno giorno, ad un ritmo vertiginoso. Questo suo andare da una parte all’altra dura praticamente fino alle due di notte, e non sono riuscito a contare il numero degli avventori. Nel fine settimana poi ritmi ancora più elevati”.
Nelle zone antistanti la piazzetta Portofino poi inutile nascondere la realtà dietro la classica foglia di fico. Nonostante diverse operazioni, con tanto di arresti e sequestri, si assiste, in almeno due zone, ad un continuo via vai di spacciatori. Tra nascondigli, trattative e rifornimenti ogni giorno c’è chi lavora anche venti ore filate. Con numeri da capogiro e con clienti sempre più giovani. Una clientela variegata, un’offerta vasta, con tutta una serie di aggravanti che rendono il contesto altamente degradante.
Tra qualche giorno finirà il grande caos, resteranno i clienti abituali, in alcune zone ci saranno movimenti ma meno frenetici. Una brutta pagina per Schiavonea, quest’estate all’insegna dell’uso smodato di stupefacenti.
Se ci si voleva aggiornare per aumentare l’appetibilità turistica forse sarebbe stato meglio puntare su altri tipi di servizi d’avanguardia. La battuta ci sta, visto che la fotografia descritta, per chi ama questo territorio e non lo considera solo un serbatoio di voti, è davvero un pugno allo stomaco.
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