Il flash mob di Primavera della Calabria alle Terme Luigiane
2 minuti per la letturaACQUAPPESA (CS) – «Al di là delle posizioni e dell’infruttuosa mediazione dell’amministrazione regionale, la notizia che desta maggiori preoccupazioni in questo inizio di luglio è proprio la non riapertura dello stabilimento termale».
È quanto riferisce in un intervento Anna Falcone, animatrice del movimento Primavera della Calabria, laboratorio politico schierato a sostegno della candidatura di Luigi de Magistris alla presidenza della Regione, a proposito delle Terme Luigiane. Primavera della Calabria ha messo in atto, oggi, un flash mob per riaccendere i riflettori sulla chiusura dello stabilimento termale.
«Quello che ai più appare oramai come un tragico siparietto – prosegue -, sta minando seriamente l’intera economia della zona, comportando problemi di non facile soluzione per famiglie ed attività già minate dalla instabilità della crisi pandemica».
«Il tutto, senza dimenticare l’importanza medico-sanitaria delle acque termali, i cui benefici sono apprezzati da persone che arrivano sulla costa tirrenica da ogni parte della Calabria e d’Italia. I ritorni costanti per i trattamenti termali, sono difatti la comprova di quanto le fonti termali siano utili all’organismo delle migliaia di pazienti di ogni età, che tornano fiduciosi per sottoporsi ai cicli curativi prescritti».
Per l’avvocato cosentino «tutelare la salute è un imperativo assoluto, a cui gli sforzi di ogni amministrazione politica dovrebbe guardare. In questo la Regione ha nuovamente fallito, perché ha nei mesi giocato di sponda, non riuscendo a risolvere il bandolo della matassa per salvaguardare l’interesse collettivo del bene comune Terme Luigiane».
Quindi aggiunge: «Ci chiediamo quanti corregionali saranno costretti nelle prossime settimane a rinunziare alle tanto benefiche cure termali, perché non in possesso di risorse monetarie tali da potersi permettere viaggi e soggiorni in altre regioni d’Italia. Per questo motivo Primavera della Calabria ha voluto organizzare questa falsh-mob per domenica 4 luglio. Insieme, armati di asciugamano e accappatoio, abbiamo provato ad inalare i preziosi vapori dal ponte in via Kennedy, osservando con nostalgica premura, quanto di buono e prezioso scorre irrimediabilmente nel Tirreno. L’aerosol collettiva è il messaggio che lanciamo alla giunta e istituzioni regionali, affinché arrivino ad una soluzione concreta sulla faccenda; oppure, più opportunamente, visto i già tanti fallimenti e danni arrecati, si facciano da parte, lasciando il governo della nostra Calabria a chi veramente ha voglia e verve di incidere in modo serio e “cunchiusu”».
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