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L'area in cui sono stati registrati i crolli

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Dalla teoria alla pratica. Questa mattina, mentre all’Unical si parla di “Abitare l’inabitale”
– tema afferente al centro storico bruzio e oggetto della Summer School organizzata dall’ateneo di Arcavacata insieme a “Roma Tre”, al collettivo “Stalker” e a diverse associazioni territoriali -, Cosenza Vecchia vede altri crolli interessare due suoi immobili.

Il primo si trova in piazza san Giovanni, e dunque nella parte bassa di corso Telesio, dove pure sorge l’omonima chiesetta che, nel medioevo, fu la sede cosentina dei Cavalieri dell’Ordine dell’Ospedale di san Giovanni di Gerusalemme (conosciuti oggi come Cavalieri di Malta).

Sul posto immediato l’arrivo dei Vigili del Fuoco. In base a ciò che si apprende, non ci sono stati danni a cose o persone.

Il secondo crollo, invece, riguarda uno stabile (vicinissimo allo storico Palazzo Alimena) di Santa Lucia, il quartiere che, nelle ultime settimane, di crolli, ne ha contati moltissimi.

In questo caso, lo stabile è abitato.

Al momento, sempre secondo quanto si apprende, le vie d’accesso al rione di Santa Lucia sono bloccate (rimane accessibile soltanto la via che scende da san Francesco d’Assisi verso Santa Lucia e quella che attraverso vico san Tommaso partendo da piazza Piccola raggiunge sempre Santa Lucia).

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