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La precedente edizione della Fiera di San Giuseppe

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PALAZZO dei Bruzi potrebbe decidere di rinviare la Fiera di San Giuseppe, già prevista dal 13 al 22 marzo. Non c’è ancora una decisione ufficiale, ma il sindaco Mario Occhiuto sta valutando questa possibilità.

Il dibattito, del resto, è già partito sui social venerdì, man mano che il numero di casi di contagio da Coronavirus in Italia aumentava. Da più parti è stata segnalata la necessità di annullare la Fiera, evento che porta a Cosenza migliaia di persone da tutta la regione e centinaia di espositori da tutto il Paese. La presidente della Commissione Attività Economiche, Annalisa Apicella, ha convocato per domani una riunione straordinaria proprio per discuterne.
«La partecipazione alla Fiera di tanti esercenti provenienti da tutta Italia espone la città ad un rischio che è doveroso accertare e valutare unitamente agli organi sanitari preposti e alle autorità di protezione civile» dice la consigliera di Fratelli d’Italia. «Senza ossessioni paranoiche, si impone però un’attenta valutazione della situazione affinché il sindaco e le autorità di sicurezza pubblica adottino le scelte più idonee onde evitare rischi sanitari – scrive Apicella – Nei prossimi giorni verranno sentiti anche esperti in virologia».

Nel corso della mattinata anche il consigliere Enrico Morcavallo (Grande Cosenza) aveva condiviso le stesse preoccupazioni. «Chiedo al sindaco di rinviare a data da destinarsi se non, meglio, annullare, per l’anno in corso, la tradizionale Fiera di San Giuseppe in un’ottica di mera e sola prevenzione. So che si tratta di una tradizione per i cosentini, un momento di aggregazione e commercio, ma nello stesso tempo l’assembramento di tante persone in luoghi ristretti, benché all’aria aperta, potrebbe essere veicolo incontrollato di contagio e diffusione del virus – dice Morcavallo – “Se la minaccia è seria, soprattutto quando la minaccia è seria, sarebbe il caso di evitare sia l’inerzia sia il panico, sia la facezia comica sia il melodramma”, come scrive il Premio Strega Antonio Scurati».

Non c’è molta scelta neanche secondo Sergio Nucci (Buongiorno Cosenza). «Ci sono due possibilità. Da un lato obbligare tutti gli espositori che verranno in città a sottoporsi al test del tampone per escludere qualsiasi contagio da coronavirus, dall’altro annullare l’evento per evitare sul nascere situazioni di pericolo per eventuali e non escludibili contagi. La prima non facile da praticare – dice – Resta l’altra ipotesi, ovvero evitare di dar luogo a un evento che ha in sé i crismi della pericolosità: grande flusso di individui non controllati e non controllabili, massima promiscuità, grande facilità di diffusione del contagio».

Bianca Rende (Italia Viva) aspetta invece eventuali rassicurazioni dal comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica e dalle autorità sanitarie. Della Fiera, al momento, ciò che la rende perplessa è l’ubicazione su viale Mancini, dove dovrà di nuovo convivere «con i numerosi cantieri che ormai da anni soffocano la città e di cui non si vede la fine».

La conferma del possibile annullamento è arrivata domenica mattina dal sindaco Mario Occhiuto: «In considerazione dell’attuale situazione di emergenza sanitaria internazionale dichiarata dall’Organizzazione mondiale della sanità, sto concretamente valutando, nella mia qualità di massima autorità sanitaria locale, la possibilità di annullare l’edizione 2020 della tradizionale Fiera di San Giuseppe, allo scopo di prevenire e contrastare la diffusione del virus. Domani, all’esito di ulteriori verifiche, darò avvio agli atti necessari all’annullamento. Mi dispiace moltissimo per gli espositori, per i cittadini e per i tanti visitatori che – ha spiegato il primo cittadino – ogni anno arrivano a Cosenza. La Fiera è diventata nel corso degli ultimi anni un evento sempre più apprezzato e partecipato, una vera festa popolare di città, a seguito del trasferimento della sede in un luogo più sicuro e accessibile per tutti. Mi dispiace. Ma la sicurezza e la salute dei cittadini vengono prima di ogni altra cosa».

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