Maurizio Iazzolino
2 minuti per la letturaLa storia di Maurizio Iazzolino, giovane imprenditore calabrese nel campo dell’informatica che ha creduto in se stesso e nella propria terra
«NEL 2014 c’erano poche aziende informatiche in città. Dal 2018 il boom del settore e…”. Inizia così il racconto della storia di successo di Maurizio Iazzolino, giovane imprenditore di soli 30 anni che è riuscito in quattro anni a creare una vera propria start up specializzata in software informatici.
Dal 2018 riuscì a realizzare il suo sogno mettendosi in proprio e a far restare in Calabria giovani che erano già pronti ad andare via. Sono 15 i giovani provenienti da tutta la Calabria che l’azienda Nanosoft quotidianamente forma e specializza in un settore che non fa altro che crescere giorno dopo giorno. E se in Italia la Nanosoft annovera clienti in Lombardia, Piemonte, Umbria, nel mondo non mancano nazioni e i clienti con aziende in Olanda e Israele.
La storia di Maurizio Iazzolino è una di quelle storie motivazionali che può servire da esempio ai giovani della Calabria e del Sud Italia. C’è dentro un poco di tutto: passione, competenza, curiosità e tanta voglia di non fermarsi alla prima difficoltà. Basti pensare al suo percorso universitario interrotto bruscamente per andare a lavorare in un call center.
MAURIZIO IAZZOLINO, QUANDO L’INFORMATICA PARLA CALABRESE
Ed è lui stesso a sottolineare quel momento particolare: «Avevo bisogno di lavorare, ma dentro sentivo di aver lasciato qualcosa di incompiuto». Ed ecco che arriva la laurea in Matematica ed Informatica. Da quel momento la valigia, quella di un lungo viaggio, era già sul letto. Maurizio gira il mondo per lavorare in diverse aziende, ma il richiamo della sua terra diventa sempre più forte.
E dopo pochi anni, contrariamente al parere del padre che lo voleva con il suo stesso posto fisso, decide di tornare e avviare la sua attività. Il rapporto con i suoi collaboratori è speciale: una giornata di lavoro comprende anche la palestra aziendale e il momento della sala giochi. Tutto avviene nel contesto lavorativo: «Mi sono reso conto che queste ore trascorse con loro servono a forgiare di più la squadra. Anche perché da soli non si va da nessuna parte».
Maurizio Iazzolino è un fiume in piena e continua a spiegare: «Vorrei dare una possibilità a tutti quei ragazzi che, per un motivo o un altro, non sono riusciti a laurearsi». Vivere in Calabria non è come vivere in un qualsiasi altro posto. Di questo ne è pienamente convinto il giovane imprenditore che spiega ancora: «Continuerò con tutte le mie forze a trattenere ancora i giovani al Sud. In Calabria si può lavorare», conclude così il giovane Iazzolino.
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