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Cosenza, la Casa delle Culture apre il 2025 con due mostre, “Fratture scomposte” e “Arte per la libertà”. L’inaugurazione sabato 11 gennaio alle 18.


COSENZA – Il 2025 si apre con un evento culturale di grande impatto per la città di Cosenza: sabato 11 gennaio, alle ore 18.00, la Casa delle Culture ospiterà l’inaugurazione di due mostre che segnano l’inizio di un anno ricco di eventi artistici e culturali. Le esposizioni “Fratture scomposte” e “Arte per la libertà” si presentano come due facce della stessa medaglia, unite da una visione di libertà, sperimentazione e ospitalità che contrasta l’individualismo crescente nel mondo dell’arte contemporanea.

La direzione artistica di Vera Segreti, presidente della cooperativa Teatro in Note, ha curato una programmazione che dà spazio alla ricerca, all’incontro tra differenti linguaggi artistici e alla valorizzazione della comunità culturale. Le due mostre, seppur mantenendo ciascuna la propria identità, si fondono in un allestimento che gioca su rimandi e nuovi legami, creando una sinergia unica che arricchisce l’esperienza visiva del pubblico.

LA CASA DELLE CULTURE APRE IL 2025 CON DUE MOSTRE: “FRATTURE SCOMPOSTE” E “ARTE PER LA LIBERTÀ”

La mostra “Fratture scomposte”, curata dall’artista Alfredo Granata, esplora l’idea di libertà nell’arte attraverso una composizione che sfida l’ordine tradizionale. Le opere in mostra abbandonano l’armonia delle forme simmetriche per entrare in un territorio di sperimentazione visiva, dove l’imperfezione e l’uso di materiali di scarto sono nobilitati dai colori primari. La sensazione di rottura e caos è contrapposta a un’inaspettata armonia che emerge dalle forme dissonanti e dai contrasti cromatici. Qui, l’artista invita lo spettatore a riflettere su una libertà che si nutre della capacità di accogliere l’imperfezione come valore creativo.

“Arte per la libertà”, curata da Mimma Pasqua, si distingue per un approccio completamente diverso: le opere non sono realizzate su tele, ma su biancheria domestica e indumenti personali, creando un legame intimo tra l’artista e il supporto. Questa mostra vuole raccontare le storie delle cose, le emozioni nascoste nei tessuti che parlano di desideri, sogni, paure e passioni non esplicitamente raccontate. È un’arte che si libera dalle convenzioni e danza nel vento come i panni stesi ad asciugare, portando un messaggio vibrante di libertà, fragilità e forza. Le opere si offrono alla vista come un respiro profondo, creando un contrasto affascinante con il contesto che le ospita, un cortile che diventa luogo di incontro di esperienze e riflessioni.

UN’OPERA COLLETTIVA DI LIBERA ESPRESSIONE

“Arte per la libertà” include un ampio ventaglio di artisti, ognuno con il proprio linguaggio e la propria ricerca. Tra i partecipanti figurano nomi come Giuseppe Aiello, Claudio Angione, Liliana Condemi, Alfredo Granata, Emanuele De Stefano, Luigi Patitucci, Sabrina Marotta, e tanti altri. Ognuno di loro, con la propria sensibilità, arricchisce la collettiva, contribuendo alla creazione di un dialogo tra diverse generazioni e stili, dando vita a un’esperienza che trascende la singola opera per abbracciare un movimento corale di pensiero e visione artistica.

La curatrice Mimma Pasqua sottolinea l’importanza della rassegna, che quest’anno si inserisce nel contesto della XVIII edizione di Tornare@Itaca, una manifestazione che ha avuto luogo a Grimaldi (CS) e che ha visto un forte coinvolgimento della comunità locale. Non è un caso, quindi, che questo spirito di apertura e di dialogo venga trasferito alla Casa delle Culture, un luogo che, sotto la guida di Vera Segreti, è diventato un nuovo punto di riferimento per l’arte e la cultura cosentina.

L’IMPORTANZA DELLA COLLABORAZIONE: UN MESSAGGIO DI UNITÀ

Vera Segreti, nella sua presentazione delle mostre, esprime una soddisfazione evidente nel vedere la Casa delle Culture popolata da tante voci artistiche, tutte diverse ma unite da un desiderio comune: creare bellezza e riflettere sul ruolo dell’arte nella società. «In un tempo di individualismo sfrenato, noi ospitiamo una collettiva formata da molti artisti e unirli, mettere insieme i diversi linguaggi artistici e farli confluire in una unica ricerca per la bellezza è qualcosa di molto bello e importante perché consegna ad ognuno di noi la consapevolezza che l’arte ci restituisce alla poesia della nostra anima e unisce i popoli e le culture. Vi aspettiamo per potervi accompagnare nel sentiero tracciato dalle opere presenti, che risveglieranno il senso della meraviglia che solo l’arte è capace di fare», ha dichiarato Vera Segreti.

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